12-03-2021 ore 15:00 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Lombardia in zona rossa da lunedì 15 marzo. Rt troppo elevato, chiusi anche gli asili nido

“È ufficiale, da lunedì la Lombardia purtroppo cambia colore, per la sedicesima volta in cinque mesi e torna in zona rossa”. Laconico il commento del presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana: “La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita”. Come spiega il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, “la decisione è diventata ufficiale dopo il monitoraggio di questa mattina. Con il Ministro della Salute Roberto Speranza che ha confermato che firmerà l’ordinanza con il cambio di fascia. Il passaggio in zona rossa determinerà anche la chiusura degli asili nido, oltre che delle altre scuole, già passate in didattica a distanza una settimana fa. Egualmente chiuderanno gli esercizi commerciali che invece potevano restare aperti in zona arancione rinforzato”.

 

Pasqua in zona rossa

“Nel frattempo il consiglio dei ministri ha approvato un decreto che sostituisce il Dpcm: sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile e introdurrà misure più restrittive e regole rigide nella determinazione dei colori assegnati a ciascuna regione. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Purtroppo siamo di fronte a numeri che impongono ulteriori restrizioni. Ma i ristori siano varati tempestivamente, in contemporanea con le misure, in caso contrario le tensioni sociali esploderanno. E al contempo è fondamentale anche dare garanzie sulla prosecuzione massiva della campagna vaccinale, il vero antidoto per uscire da questo tunnel”.

 

Riepilogo delle misure

Resta il divieto di circolazione dalle 22 alle 5. No agli spostamenti anche all’interno del proprio Comune, se non per comprovati motivi urgenti o di salute; sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità.

 

Spesa fuori dal comune

La Prefettura ritiene “possibile spostarsi presso un comune diverso per acquistare beni non reperibili presso il proprio comune di residenza, essendo questa giudicata come urgenza (ora necessità). Pertanto, in questi termini, sempre con autocertificazione, risulta ancora possibile lo spostamento per spese di generi alimentari non disponibili sul territorio comunale, ovvio per ragioni di responsabilità di ciascuno prima ancora che giuridiche si raccomanda di farlo il meno possibile, nel rispetto di tutte le precauzioni e verso il comune limitrofo più vicino”.

 

Asporto e domicilio

Bar e ristoranti aperti solo con servizio da asporto e domicilio. Restano le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi; sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari; restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Permane la sospensione dell’attività in presenza nelle Università. Fortemente raccomandato lo Smart Working dove possibile. No al trasferimento in seconde case, se non per comprovate esigenze. Solo una persona per nucleo famigliare negli esercizi commerciali. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private abitate ubicate nel territorio della regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità.

 

Religione e attività motoria

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni. Non è consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport. Sempre consentita l’attività motoria e sportiva nei pressi della propria abitazione. Obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della Regione Lombardia.