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Il maltempo del 7 luglio scorso ha creato pesanti danni nel territorio cremasco. Pioggia e grandine hanno colpito tetti, pannelli solari e grondaie. I comuni si sono subito attivati con le segnalazioni da inviare a regione Lombardia per ottenere contributi e premere sulla richiesta dello stato di calamità naturale al governo. i cittadini colpiti si sono rimboccati le mani per sistemare le parti degli immobili rovinati.
Lavori in corso
Tra i comuni più colpiti Pianengo. A distanza di alcuni mesi, il sindaco Barbaglio fa il punto della situazione: “abbiamo ancora parecchi cantieri aperti. Circa il 60 per cento dei richiedenti è riuscito a sistemare completamente il tetto e le parti dell’abitazione colpite dalla grandine. Il 40 per cento invece non ha ancora completato i lavori per motivi diversi che possono riguardare i tempi o le assicurazioni". I lavori di ripristino delle strutture coinvolgono tutto il cremasco. Risolto con grande fatica il problema dell'approvigionamento di lunotti e parabrezza, i carrozzieri stanno ancora effettuando riparazioni delle auto colpite dalla grandinata dello scorso luglio.
Le inadempienze
Per quanto concerne i cantieri edili, vengono segnalati vari tentativi di truffa e inadempimenti contrattuali. Alcuni privati, nonostante i regolari pagamenti tramite bonifico, hanno visto improvvisamente dileguarsi operai e tecnici, subendo anche danni ingenti. Spesso si trovano con attrezzi dimenticati da mesi, tetti e pannelli posati a casaccio, cassoni per la raccolta dei detriti abbandonati nei cortili o ponteggi montati nei giardini. Le forze dell'ordine invitano alla massima cautela.