12-02-2015 ore 10:31 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Raccolta firme contro la chiusura delle Poste a Ombriano. Alloni, Pd: “forte impatto nelle aree più deboli”

L’Ufficio postale di via Torre è a rischio chiusura: la notizia è stata ripresa da più esponenti politici, in diverse occasioni. Contro la soppressione del presidio si mobilita il Partito democratico, che tramite i consiglieri comunali Gianluca Giossi, Emilio Guerini e Paolo Valdameri organizza una raccolta firme per domenica 15 febbraio, dalle ore 9 alle ore 12, sul piazzale della chiesa di Ombriano.

 

Scelta sbagliata

“Crediamo – affermano i consiglieri – che penalizzare un quartiere con circa 6 mila residenti sia una scelta sbagliata e poco lungimirante. Le poste erogano servizi di pubblica utilità come il deposito bancario, il pagamento delle pensioni ed il pagamento delle utenze e bollettini postali, la possibilità che questo ufficio chiuda comporterebbe forti disagi per i cittadini e in particolare per la popolazione anziana che, come si sa, é quella che ha più problemi e maggiori difficoltà negli spostamenti”.

 

Penalizzati i cittadini

“Riteniamo – concludono Giossi, Guerini e Valdameri – che una società come Poste italiane, che ha un bilancio in attivo e che produce utili, non debba penalizzare, per scelte poco comprensibili, un territorio come il nostro già troppe volte bersaglio di riorganizzazioni decise a livello nazionale, che penalizzerebbero ulteriormente i servizi per i nostri concittadini”.

 

Punti di riferimento

Sulla vicenda interviene anche Agostino Alloni, consigliere regionale piddino: “siamo fortemente preoccupati – commenta il consigliere – per questa vicenda che ha le basi nel decreto Scajola del 2008. Le rimodulazioni del servizio postale vanno ad impattare fortemente nelle aree più deboli; in un momento come questo, di difficile tenuta di coesione sociale, le poste rappresentano importanti punti di riferimento e di aggregazione per la collettività soprattutto nelle piccole comunità e come tali vanno salvaguardate”.

 

Rimodulare gli orari

“Nei prossimi giorni – conclude Alloni – il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, ha convocato l'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio e il presidente dell'Authority per le comunicazioni, Angelo Cardani, per avere maggiori informazioni in merito al piano di riorganizzazione nazionale e per valutare l'impatto sulle comunità locali”. Una delle ipotesi sostitutive in campo, ad oggi, potrebbe riguardare rimodulazione dell'orario prevedendo modelli suppletivi ed integrativi.

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