11-12-2024 ore 15:22 | Politica - Crema
di Giulia Tosoni

Apertura del sottopasso. Italia Viva: 'impossibile non pensare all'impatto sulla viabilità cittadina'

Il gruppo consiliare di Italia Viva ha indetto una conferenza stampa relativa all’imminente apertura del sottopasso di santa Maria, prevista nel pomeriggio di venerdì 13 dicembre. Come spiegato da Giovanni Delogu: “Lo scorso 3 dicembre si è tenuto, presso la Casa del Pellegrino, un incontro sull'apertura dell’opera, con un invito di partecipazione rivolto non alla cittadinanza ma agli abitanti di quartiere. In quella circostanza è stata notata e criticata la nostra mancanza, un’assenza fatta per scelta. Italia Viva riconosce e sostiene la necessità del sottopasso, ma non mostra alcun entusiasmo per un’opera attesa da 50 anni, nei quali si sono consumati su 45 mesi di lavori ben 31 di ritardo”.

 

L’impatto sulla viabilità cittadina

“A gravare ancor più sui ritardi sono – peraltro - i maggiori costi di realizzazione dell'opera che andranno a pesare sul bilancio dell'amministrazione comunale e quindi sugli incolpevoli cittadini di Crema. Ciò che riteniamo più impattante”, ha continuato Delogu: “è di non sapere quale sarà l’impatto che la viabilità cittadina subirà, a fronte della chiusura del passaggio a livello. Si creerà sicuramente un traffico pesante e di difficile gestione”. L’architetto Enzo Bettinelli ha proseguito illustrando l’impatto che si avrà sulla viabilità. “L’intersezione tra il viale di santa Maria e via Stazione dovrà essere necessariamente rivista: i veicoli provenienti da piazzale Rimembranze dovranno necessariamente svoltare a sinistra, costituendo il flusso principale del traffico. Il nodo viario potrà essere risolto solo con la realizzazione di una rotatoria che fluidifichi il traffico veicolare da e per il piazzale. 
La pista ciclabile parallela al viale di santa Maria risulta interrotta dalla chiusura del passaggio a livello. Non è possibile usare il sottopasso della stazione, ai ciclisti non rimane che percorrere via Stazione fino alla rotonda del sottopasso per riprendere la pista ciclabile e sbarcare in via Gaeta”.

 

‘Cambiamenti lasciati al caso’

Bettinelli si è poi concentrato su altre criticità. “Lo sbocco della strada, che da via Stazione arriva fino a via Gaeta sull’attuale rotonda del Famila, genera due tipi di problemi: la rotatoria attuale è studiata male e già oggi genera problemi di sicurezza, soprattutto per il passaggio dei mezzi pesanti. Senza una modifica alla viabilità attuale, il traffico veicolare dovrebbe poi incanalarsi a destra per ritornare sul tracciato del viale di santa Maria, in attesa del completamento della viabilità della nuova via Mulini fino a via Bramante che ad oggi non risulta neppure ipotizzato. Dovrà essere ripristinato il collegamento ciclabile sul viale per attraversare via Gaeta. Senza un’adeguata regolamentazione, via Mulini e il ponte sul canale potrebbero diventare l’alternativa naturale al viale, con conseguenze pesanti anche per il quartiere delle Villette. 
Infine, il ponte attuale di via Mulini presenta gravi limitazioni per pedoni e ciclisti e sSulla rotatoria del Famila si riverserebbe inoltre anche tutto il traffico ciclopedonale, che non potrà più utilizzare il tratto lungo il viale dopo la chiusura del passaggio a livello. 
Ci saremmo aspettati che l’amministrazione avesse valutato le rivoluzioni della viabilità, non si può affermare ‘vediamo più avanti cosa succede’”.

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