L’ex scuola di Cielle è in “condizioni intollerabili”. Perciò il sindaco Stefania Bonaldi ha firmato un’ordinanza “per ripristinare la recinzione e mantenere il decoro”. In estrema sintesi: “Il curatore deve intervenire con urgenza”. Facciamo un passo indietro. Sempre in seguito ad un’ordinanza comunale, nel maggio 2017 il liquidatore della fondazione Charis aveva provveduto a far recintare l’area. Come sottolinea l’amministrazione comunale “oggi la situazione versa in condizioni preoccupanti: abbandono di rifiuti, punti della recinzione sfondati”.
Gli obblighi
Per non incorrere in sanzioni il liquidatore deve “ripristinare la recinzione di cantiere con interventi che dimostrino efficacia, non solo nell'immediato, ma protratti nel tempo al fine di garantire l'inviolabilità dell'intero perimetro. Provvedere all'immediato taglio delle alberature spontanee e delle erbe incolte eccedenti i confini della richiamata area e di volerne calendarizzare i previsti tagli stagionali. Operare verifiche periodiche circa l’integrità e la conservazione del manufatto perimetrale procedendo, se necessario, a ripristinare eventuali danneggiamenti o ammaloramenti nel tempo”.
Sotto i minimi termini del decoro
Secondo Stefania Bonaldi “siamo ampiamente sotto i minimi termini del decoro, con rifiuti ingombranti abbandonati”. Evidente a tutti anche “il grave rischio per la sicurezza, perché la recinzione abbattuta in diversi punti si presta ad azioni intrusive, con il pericolo che chi entra possa anche farsi del male. Il liquidatore, che ha in carico il bene e tutte le responsabilità in merito al suo mantenimento in condizioni accettabili, deve intervenire senza indugio. Certo sarebbe bene anche una più significativa ed efficace azione anche per rifunzionalizzare la struttura, le occasioni non cadono dal cielo ma vanno anche cercate e in questi anni, mi spiace, abbiamo assistito da parte della curatela e di chi essa rappresenta a una scarsissima proattività e a troppa inerzia, con il risultato vergognoso che abbiamo sotto gli occhi”.