11-09-2021 ore 12:28 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Maurizio Borghetti: 'la sanità deve cambiare'. Sulle prossime elezioni: 'valuterò proposte'

“Non lo so, non ci ho pensato, ma soprattutto nessuno me lo ha chiesto”. Maurizio Borghetti è un medico radiologo dell'Asst di Crema, ma non scarta alcuna ipotesi rispetto ad una sua candidatura alle prossime elezioni amministrative in città: “nella vita associata ci sono dei ruoli ben precisi. Io sono un medico, ma cerco di impegnarmi su ogni fronte per cui dovesse arrivare qualche proposta la valuterò”. Ora non intende inserirsi nel dibattito che ha diviso l'opinione pubblica circa l'intitolazione del nosocomio cittadino a Gino Strada, di recente scomparso: “L'ospedale di Crema è il Maggiore. I problemi della sanità cremasca sono altri, non certo il nome da conferire all'ospedale. Guardo alla sostanza e non alla forma: bisogna risolvere i problemi”.

 

'La medicina deve cambiare'

I problemi sul piatto oggi sono chiari. Su tutti, la revisione della legge regionale 23. “Sono un medico, lavoro in reparto. Non mi occupo delle riforme, ma credo sia necessario, prima di tutto, ascoltare le necessità delle persone e del territorio per fornire risposte concrete ed efficaci”. Secondo Borghetti il cambiamento deve essere onnicomprensivo: “La medicina va ripensata. Non solo quella territoriale, anche quella ospedaliera. La riforma deve partire da uno studio delle necessità sanitarie delle persone e del territorio. La sanità deve essere pubblica o privata convenzionata e deve essere valutata in base alla qualità delle prestazioni offerte, piuttosto che in base alla quantità. La situazione pandemica ha palesato la necessità di prevedere le emergenze e questo è possibile solo se vengono adeguatamente inquadrati i problemi di una data realtà”. Altro aspetto rilevante è quello di una migliore sinergia “fino ad una concreta integrazione, tra medicina ospedaliera e territoriale. Non si tratta di una semplice prossimità fisica, ma di una concreta collaborazione che consenta l'intervento ospedaliero solo quando necessario”.

 

'Insistere con la campagna vaccinale'

La situazione sanitaria, sul versante Covid, va migliorando. L'unico alleato resta il vaccino. “In tutto il mese di agosto abbiamo diagnosticato otto polmoniti da Covid, di cui sei di persone non vaccinate e due vaccinate solo con la prima dose”. I numeri dicono che “il vaccino ha fatto bene il suo lavoro”. Non bisogna abbassare la guardia, piuttosto è necessario “proseguire nella campagna vaccinale speditamente. Più che parlare di terza dose alle persone già vaccinate, mi sembra più utile proseguire la campagna per aumentare il numero di persone immuni, soprattutto in quei paesi del mondo in cui la percentuale di vaccinati è bassa e il virus si diffonde rapidamente”.

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