Alla nota stampa del Movimento 5 Stelle sulle politiche abitative e gli alloggi popolari, in cui veniva sottolineata l’importanza di “intercettare fondi regionali” (qui il dettaglio), è giunta la risposta dell’assessore al welfare Michele Gennuso e del consigliere delegato alle case popolari Emanuele Coti Zelati. I due esponenti della maggioranza nel comunicato (integrale in allegato) invitano i grillini “ad approfondire, senza pensare di liquidare con facili affermazioni i problemi delle persone che abitano le oltre 900 case popolari di Crema”.
L’affaire della scuola di CL
“La questione si è ulteriormente complicata anche a seguito del debito con Regione Lombardia generato dall’affaire Scuola di Comunione e Liberazione che non è ancora estinto. Di questo si è anche discusso in commissione bilancio di lunedì 31 luglio. Alla commissione, richiesta dalle minoranze, abbiamo notato l’assenza del consigliere Carlo Cattaneo. Anche in quella occasione avrebbe potuto apprendere che i 200.000 euro ancora sussistenti impediscono l’erogazione di contributi regionali, anche se essi fossero destinati all’edilizia popolare”.
I sopralluoghi e l’ufficio
“Riteniamo sia necessario predisporre un ufficio o risorsa umana che si occupi di case popolari perché per noi è fondamentale fornire ai cremaschi il miglior servizio possibile e presidiare l’efficienza del sistema per individuare i casi di persone che impropriamente usufruiscono dei servizi di alloggio. In questi giorni abbiamo iniziato i primi sopralluoghi e incontrato le persone che ci hanno evidenziato le loro necessità e problemi, oltre ad aver interloquito con Aler. I funzionari hanno pianificato gli interventi rispetto alle richieste. Si evidenzia la necessità, in alcune situazioni, di ipotizzare degli interventi di mediazione abitativa oltre a quelli già in atto. La questione mostra molteplici aspetti e andrebbe approcciata con una preparazione proporzionale alla delicatezza richiesta dalla situazione”.