"La storia dei lavoratori precari di Poste Italiane è la vicenda di chi ha sperimentato sulla propria pelle anni di precarietà, diritti non rispettati e dignità calpestata in un contesto di metamorfosi del lavoro". Così ha commentato il deputato Aboubakar Soumahoro, componente della commissione Lavoro nell’ambito dell’incontro: Essere precari stanca. “L’obiettivo è dare voce e visibilità a migliaia di giovani che, ogni anno, vengono contrattualizzati per brevi periodi da un'azienda a grande partecipazione statale e poi parcheggiati in un limbo di incertezza e precarietà. È emersa forte la necessità di stabilizzazione e di sicurezza da parte dei lavoratori e degli ex lavoratori che hanno denunciato come l'uso di mezzi non sempre adeguati sommato all'imposizione di turni massacranti aumenti notevolmente il rischio di incidenti sul lavoro”.
‘Migliorare la vita’
“La politica non può rimanere sorda a queste richieste, né può distogliere lo sguardo da queste ingiustizie, per questo ho promesso loro di lavorare insieme ad una legge per la stabilizzazione dei precari, affinché sia data piena applicazione all'articolo uno della nostra Costituzione che, proprio sul lavoro, fonda la nostra Repubblica" All'evento sono intervenuti, oltre ai precari di Poste italiane del Movimento Lottiamo Insieme, rappresentanti sindacali, giuristi e Antonino Iaria deputato M5s e membro della commissione trasporti il quale ha sottolineato che "se non superiamo il precariato, la privatizzazione spinta, la guerra tra diverse categorie di lavoratori, situazioni come quella di Poste non si risolveranno mai. La politica progressista deve avere il coraggio di chiudere la stagione del job acts, deve proseguire e migliorare la via tracciata dal decreto dignità e deve preoccuparsi di creare un welfare serio, in grado di offrire risposte efficaci".