11-06-2015 ore 18:40 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Bando Scrp sui Rifiuti solidi urbani, le osservazioni di Sel: “no all'incenerimento, tariffa puntuale al 50% entro il 2017”

Prosegue nel Cremasco il dibattito riguardante il bando di Scrp per il ciclo integrato dei Rifiuti Solidi Urbani. Agnese Gramignoli ed Alvaro Dellera si dicono rammaricati “che per la stesura del bando sia stato preso a riferimento il piano Regionale rifiuti e non quello Provinciale, che mostra una specificità più aderente alla dimensione e alla cultura territoriale e considerato dalla stessa Regione Lombardia un piano all’avanguardia”. Secondo gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà “ciò non depone positivamente rispetto alle aspettative di miglioramento che auspichiamo”.

 

Equo costo e tecnologia

Gramignoli e Dellera auspicano “che qualsiasi forma di affidamento del servizio pubblico di raccolta, trasporto e smaltimento RSU tenga conto di due aspetti: l’equo costo del servizio all’utenza e l’utilizzo di impianti tecnologici che migliorino le condizioni di lavoro e quelle ambientali”.

 

Le osservazioni

Secondo SeL “la stazione appaltante dovrebbe prevedere che il saldo dei compensi agli studi di consulenza, al momento eccessivi, siano corrisposti al raggiungimento dell’obbiettivo prefissato”, dilazionando “la quietanza dopo tre anni dall’entrata in vigore del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. Così facendo, si potrebbe rateizzare la spesa totale sui bilanci comunali successivi all’entrata in vigore del nuovo appalto. La dilazione dei pagamenti dovrà essere concordata in accordo con i Comuni stessi”.

 

Requisiti tecnico organizzativi

È invece “insufficiente la richiesta del requisito del raggiungimento del 65% riferito alla percentuale di raccolta differenziata negli ultimi tre anni. Proponiamo che la percentuale sia uguale o superiore al 72%, parametro in linea con la raccolta differenziata del comune di Crema”. Gramignoli e Dellera propongono l'introduzione di un “punteggio premiante per aziende che dimostrino di non avvalersi dell’incenerimento per lo smaltimento”, per le aziende che possiedono un “impianto di produzione del biogas con l’esclusivo impiego di sostanze provenienti dal rifiuto umido, escludendo quindi l’impiego di sostanze cerealicole ad uso alimentare”.

 

Riuso e tariffe

Andrebbero inoltre previsto un punteggio premiante per “le aziende che si impegnino a realizzare centri di recupero, riciclo e riuso, come previsto anche dal piano provinciale rifiuti”. Per SeL è “eccessivamente ritardata nel tempo la tariffazione puntuale, che nella proposta di bando viene posticipata al 2020 e per un percentuale irrisoria del 20%”, che invece dovrebbe essere fissata “al 50% da realizzarsi entro e non oltre il 2017”.

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