I vertici dell’azienda socio sanitaria territoriale di Crema stamattina hanno fatto il punto della situazione su case e ospedali di comunità, pronto soccorso e medici di base. Incontrando Gianni Rossoni e Antonio Grassi (referenti dell’area omogenea cremasca), il direttore generale Ida Ramponi e il direttore socio sanitario Diego Maltagliati hanno spiegato che per quanto concerne la casa di comunità di via Gramsci, l’aumento dei costi ha costretto a ridimensionare l’intervento di ristrutturazione e adattamento a due piani completi, invece dei tre programmati.
Medici e ospedali di comunità
“I medici di base – si legge in una nota diramata a margine dell’incontro - non dovranno trasferire il loro ambulatorio nella casa di comunità come molti cittadini hanno inteso. Parteciperanno a percorsi di presa incarico e diagnostici-assistenziali di pazienti fragili e cronici e, più in generale, dei propri assistiti. Da settembre la competenza della medicina di base passerà dall’Ats all’Asst, che agevolerà il rapporto tra gli operatori e la struttura. Per quanto riguarda gli ospedali di comunità, l’Asst ha ottenuto 19 posti per Soncino e 20 per Rivolta, un risultato più che positivo”.
Bassa intensità
L’ospedale di comunità è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero: “strutture rivolte a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minore o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica”. Interventi “potenzialmente erogabili a domicilio, ma che necessitano di assistenza e sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio o in mancanza di idoneità del domicilio stesso (strutturale o familiare)”.
Pronto soccorso e prelievi
“Per quanto riguarda il pronto soccorso, il trend è stabile e negli ultimi mesi non si è verificato un aumento degli accessi. Per il servizio prelievi decentrato e attivo in molti comuni, è stato assicurato che verrà mantenuto e potenziato con l’estensione ad altre realtà. Infine per le richieste di pagamento dei codici bianchi del pronto soccorso e riguardanti gli ultimi anni sono un obbligo di legge dal quale non si può derogare, pena l’intervento della Corte dei conti”. La riunione si è conclusa con l’accordo che, per la seconda metà di giugno, verrà convocata dall’Asst un’assemblea dei sindaci.