11-04-2025 ore 10:40 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Area omogenea cremasca, sempre più vicina la costituzione di una Comunità di pianura

Una delegazione dell’area omogenea cremasca si sta preparando all’audizione presso la Commissione speciale Autonomia e riordino delle Autonomie locali della regione Lombardia, presieduta dal consigliere regionale Giovanni Malanchini. Il presidente Gianni Rossoni ricorda che l’audizione segue l’incontro di alcune settimane fa con l’assessore regionale agli Enti locali e alla montagna, Massimo Sertori. Durante la riunione sollecitata da Mauro Guerra, presidente dell’Anci Lombardia, l’associazione dei comuni, era stato proposto l’avvio di una sperimentazione finalizzata a definire un modello innovativo di riordino territoriale, con l’obiettivo di favorire la gestione associata dei servizi. Un’idea che affonda le sue radici nel convegno dello scorso 24 febbraio al teatro san Domenico, al quale avevano partecipato proprio Sertori e Guerra.

 

L’ora della concretezza

“In quell’occasione – spiega Rossoni – era emersa l’ipotesi di riconoscere all’Area omogenea cremasca lo status di Comunità di pianura. Oggi, la sperimentazione proposta da Sertori e l’audizione programmata con il presidente Malanchini rappresentano un passaggio importante verso la concretizzazione di quella visione. La strada è ancora lunga, ma possiamo dire con soddisfazione che la forza d’inerzia iniziale sia stata superata: l’idea ha iniziato a camminare, percorrendo già un primo, seppur breve, tratto significativo. Detto questo ci tengo a sottolineare che la nostra esperienza è diventata un modello che altri territori, non della nostra provincia, guardano con interesse”.

 

Gestione associata dei servizi

Nel convegno del san Domenico è risultato evidente l’approccio collaborativo e l’importanza della sinergia tra i comuni dell’Area omogenea cremasca per affrontare le sfide territoriali e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Tra i temi trattati e ritenuti prioritari la gestione associata dei servizi, le infrastrutture, in particolare il raddoppio del ponte di Spino d’Adda, il prolungamento della metropolitana fino a Peschiera e il completamento della strada provinciale Bergamina. Dopo la sperimentazione proposta dall’assessore Sartori e dal presidente Guerra si passa ora all’audizione col presidente Malanchini. Un ulteriore esito positivo consentirebbe all’Area omogenea cremasca di sentire ancor più vicina la Comunità di pianura.