“I cittadini cremaschi, solamente grazie alla stampa, hanno appreso della messa in vendita dell’ex colonia climatica di Finalpia. Per il rispetto che si deve avere verso il nostro territorio una decisione del genere non può essere presa da un sindaco il cui mandato è in scadenza tra pochi mesi e da un consiglio di amministrazione ormai delegittimato e non più rappresentativo”. Come spiega Giovanni De Grazia, coordinatore del circolo di Crema di Fratelli d’Italia, “già ad agosto del 2020 avevamo chiesto l’azzeramento del consiglio e le dimissioni del suo presidente, ma purtroppo siamo rimasti inascoltati”.
“Evitato il confronto”
“I consiglieri comunali, almeno quelli che hanno a cuore veramente il futuro di Finalpia, lamentano di non essere stati informati e che il sindaco abbia tirato dritto evitando ogni confronto, tranne quattro incontri organizzati con alcune associazioni. La Bonaldi e il suo braccio operativo Soffientini avevano comunque deciso da tempo di alienare Finalpia, come già dichiarato a mezzo stampa addirittura a settembre del 2020. Poi manca un tassello fondamentale: il denaro che ‘dovrebbe’ arrivare dalla vendita dove potrà essere utilizzato?”
La posizione del Pd
“E di tutto questo il Partito democratico, partito ormai in disarmo, cosa ne pensa o si allinea senza battere ciglio alle decisioni del duo Bonaldi-Soffientini?” Per De Grazia “difficilmente i Democratici, il cui unico obiettivo è il mantenimento delle posizioni di potere, obietterà nulla. Ma fortunatamente nel 2022 si voterà a Crema e i nostri cittadini potranno giudicare il loro operato”.