A due mesi esatti dal voto dell'11 giugno, abbiamo rivolto alcune domande ad Antonio Agazzi, consigliere comunale d’opposizione e principale competitor di Stefania Bonaldi nel 2012. Quali sono le sue sensazioni? “Che il sindaco uscente sia ancora forte, nonostante tutto, forse anche perché le alternative non sono poi tutte così azzeccate”.
Può spiegare come si vota e quali le maggiori insidie?
“Si vota per eleggere direttamente sia il sindaco, sia il consiglio comunale. Barrando, con una croce, il simbolo di una forza politica o civica non si vota solo la medesima ma, automaticamente, anche il candidato a sindaco cui la stessa è collegata, a meno che l'elettore non faccia esplicitamente anche una croce su un candidato a sindaco differente da quello cui la lista che scegli sarebbe collegata. È il cosiddetto voto disgiunto, che la legge consente. Sul tratteggio adiacente a ogni simbolo è possibile indicare i cognomi di due candidati al consiglio comunale - un maschio e una femmina - presenti nella lista da quel simbolo contrassegnata”.
Sarà nella lista di Forza Italia o presenterà una civica?
“Sarò in Forza Italia, mi è stato chiesto dall'attuale capogruppo Simone Beretta e dalla dirigenza provinciale che ritengono, evidentemente, che io possa essere ancora utile: ho accettato, anche se, onestamente, dopo tanti anni di impegno consiliare e poche vere soddisfazioni - magari la gente non ci crederà - è, per me, un sacrificio, specie dopo aver fatto il candidato a sindaco”.
Qual è il "suo" programma elettorale?
“Fare Solo cose buone per Crema e continuare a Servire il cittadino, con la limpidezza di
sempre. Quanto al programma vero e proprio, attendo di conoscere quello del candidato a sindaco e delle liste che lo appoggiano. Compete loro, penso, no?”
Che giudizio dà della giunta Bonaldi?
“Quello che ho sempre dato: bilancio deludente, avaro di risultati”.
E del lavoro dell'opposizione?
“Dignitoso”.