11-03-2025 ore 14:14 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Cuore, abilità, sinergie e ambiente: Casa Stalloni è candidata agli Emblematici maggiori Cariplo

Creare spazi di stimolazione sensoriale e socialità, sostenere l’autonomia e il progetto di vita di giovani fragili. Nei chiostri degli Stalloni verranno promossi percorsi di inserimento lavorativo per i cittadini fragili. Saranno accompagnati in percorsi di supporto educativo e di tutoraggio. Si svilupperà “un naturale incontro tra mondo non profit e profit, sviluppandone sinergie e potenzialità”. La riqualificazione edilizia consentirà di ottenere alcuni “spazi da destinare a punti ristoro e botteghe solidali, quali opportunità per sostenere l’inserimento lavorativo in contesti sociali protetti, comunitari ed inclusivi”. E ancora “una stanza multisensoriale per la stimolazione dei sensi e delle competenze cognitive nel trattamento di pazienti con disabilità intellettive”. Inoltre “spazi polifunzionali per la comunità, laboratori di cittadinanza attiva e partecipazione”, con la valorizzazione del centro di riabilitazione equestre, “mantenendo un servizio storico fondamentale per la città ed anzi potenziandolo con nuove connessioni progettuali legate al tema della disabilità”. 

 

 

C.A.S.A. Stalloni

Cuore, abilità, sinergie e ambiente: unite, formano l’acronimo C.a.s.a. Stalloni, “un’idea dell’assessora Cinzia Fontana: un progetto ambizioso che mira a dare casa alle nuove esigenze della comunità, offrendo spazi e servizi capaci di rispondere alle fragilità emergenti. Un progetto che rappresenta la volontà di Crema di investire nel futuro, valorizzando il proprio patrimonio e mettendo al centro le persone ed i loro bisogni”. Come spiegato dal sindaco Fabio Bergamaschi stamattina, “abbiamo ricevuto le chiavi, abbiamo la piena disponibilità della struttura”. Inizia una nuova fase per la città di Crema e per il territorio cremasco. “Il progetto di trasformazione viene candidato al bando Emblematici maggiori di Fondazione Cariplo entro il 13 marzo, data di scadenza del termine della prima fase di preselezione delle idee progettuali. Il budget complessivo è di 3 milioni di euro: 900 mila euro sono cofinanziati dal comune di Crema e 2,1 milioni di euro sono richiesti alla Fondazione Cariplo. Due gli obiettivi primari: creare innovazione comunitaria, includendo e sostenendo le fragilità, e rigenerare l’intero comparto urbano. 

 

Cura dei giovani

Partendo dalla lettura dei bisogni con l’approvazione unanime del Piano di zona dell’ambito cremasco, il primo obiettivo “è mettere in campo iniziative volte alla cura dei giovani con disabilità, dei giovani in dispersione scolastica e delle demenze, promuovendo percorsi individualizzati per il mantenimento delle autonomie e lo sviluppo delle competenze”. Per Fabio Bergamaschi, supportato nell’iniziativa da Enzo Basso Ricci del Centro di riabilitazione equestre, da Gianni Risari della Fondazione Benefattori Cremaschi, da Chiara Tomasetti di Comunità sociale Cremaschi, da Claudio Dagheti della Caritas, da Paolo Marchesi di Fondazione Alba e da Marco Bressanelli di Libera artigiani è un “progetto trasversale in ambito sociale, ha natura innovativa e sperimentale. Manca nel territorio e assume ancora più valore per la qualità urbana, architettonica ed ambientale del luogo”.

 

 

Rigenerazione urbana

Il secondo obiettivo è la rigenerazione urbana di un’area centrale con grandi potenzialità: “crocevia di connessioni, storie e relazioni di carattere collettivo, deve al più presto essere aperto, anche per manifestazioni o le semplici connessioni quotidiane”, tra il centro cittadino ed il quartiere di Crema nuova. “Abbiamo scelto il complesso degli Stalloni per questo progetto – hanno sottolineato i partner del comune - perché rappresenta un luogo strategico nel cuore di Crema”. Per il sindaco Bergamaschi “la sua posizione, a ridosso del centro storico e in prossimità di servizi essenziali come la casa di comunità e la sede dei servizi sociali comunali lo rende il contesto ideale per sviluppare un’iniziativa che metta al centro il welfare e la coesione sociale. Gli Stalloni sono un patrimonio storico-artistico di grande valore, con ampi spazi verdi che possono diventare un vero polmone per la città”. Il sindaco ha ricordato “la straordinaria attività del Centro di riabilitazione equestre” e ringraziato “il Dunas, che ne ha curato la manutenzione”. Gli Stalloni, oggi “ampiamente sottoutilizzati e inaccessibili, verranno trasformati in un luogo vivo, aperto alle persone e ad esperienze di contaminazione positiva tra il mondo del sociale, la cultura, il mondo del profit. Il nuovo cuore verde della città”.

 

Scelta politica e strategica

Il sindaco ha ribadito “che si tratta di scelta politica e strategica che pone le basi per un nuovo modello di welfare comunitario di tutto il territorio e per un rilancio della città all’insegna dell’inclusione, della sostenibilità e dell’innovazione, in uno spazio di grande fascino e qualità architettonica ed urbanistica, destinato a trovare centralità nelle relazioni cittadine, capace di attrarre diverse fasce della popolazione in chiave inclusiva e comunitaria”. Luogo di stretta alleanza “tra pubblico, privato e terzo settore, Casa Stalloni vede il comune di Crema come capofila, ma è un’iniziativa corale: per la prima volta il territorio si unisce in un’alleanza strategica che conferisce più forza alle azioni progettuali ed alla stessa candidatura al bando”.

 

Partenariato aperto

I partner coinvolti sono la Diocesi e Fondazione Don Angelo Madeo (Caritas), Fondazione Benefattori Cremaschi, Fondazione Alba, ATS Impronte Sociali e Comunità Sociale Cremasca. Un partenariato aperto ad ulteriori adesioni: “Casa Stalloni vuole essere un modello inclusivo e dinamico, capace di crescere nel tempo, anche in vista della seconda finestra del bando Emblematici maggiori di ottobre. All’idea progettuale, se premiata dalla Fondazione, si dovrà passare ad un vero e proprio progetto di dettaglio”.