Sono già trascorsi sei mesi dall’insediamento del nuovo CdA di Asm Pandino. Due i temi sui cui il consiglio si sta focalizzando: il rifacimento del tetto del centro sportivo Blu Pandino e la riqualificazione delle tensostrutture sui campi da tennis e calcetto. Secondo il CdA: “la componente burocratica è difficoltosa. Quello che pensi di poter sviluppare in un arco di qualche mese nel settore privato, in ambiente pubblico richiede oltre un anno. Stiamo seguendo tutti i passaggi che la legge richiede in ambo i progetti. Ciò contempla un notevole sforzo per il tempo che gli si deve dedicare e la giusta attenzione ai temi che man mano vanno affrontati”.
‘Capitolo finanziario’
“A questo aspetto burocratico si aggiunga la situazione economica. Badate bene, non parlo di quella finanziaria perché dopo la gravosa operazione Padania Acque chiusa con forte perdita Asm Pandino si gestisce coi propri soldi. Una buona notizia: non ricorriamo più all’aiuto delle banche per quanto riguarda la gestione ordinaria dell’azienda. Diverso il discorso per quanto concerne l’ambito contabile ove si deve tener conto di voci a conto economico che impattano negativamente sul reddito. L’avere in corso ancora dei finanziamenti a medio termine rende difficoltoso procedere con le proprie forze per ambo i progetti di cui sopra. Pertanto, ci si deve rifare a forme di aiuto dei privati e/o ad un apporto temporaneo da parte del Comune. E qui c’è la forte richiesta a chiunque si troverà a condurre per mano Pandino nei prossimi cinque anni: si deve accantonare nel bilancio previsionale del Comune un importo tale per cui a fine anno si possa coprire la probabile perdita economica di modo che Asm Pandino non chiuda per il terzo anno consecutivo in negativo. Il che condurrebbe l’azienda stessa in liquidazione”.
Incontro pubblico
“Questo è uno dei punti chiave che verrà lasciato in eredità dall’attuale consiglio di amministrazione insieme ai must del rifacimento tetto e riqualificazione area tennis/calcetto. Il lavoro di preparazione è stato portato avanti in modo sostenuto ed ancora oggi e nei prossimi mesi porremo il massimo impegno in tal senso. Si chiede unicamente che il frutto di tutto questo sforzo venga raccolto da chi seguirà, chiunque sia. Deve essere un passaggio di testimone dove chi gestisce l’azienda deve fare il bene delle persone che vi lavorano e di quelle che usufruiscono di tutti i servizi offerti dalla società”. A maggio, Asm Pandino indirà un incontro pubblico per illustrare quanto fatto nei nove mesi di amministrazione.