11-02-2024 ore 18:03 | Politica - Cremona
di Claudia Cerioli

Cremona. Italia Viva a fianco della protesta agricola. Appello per le elezioni europee

Italia Viva Cremona si schiera a fianco delle proteste degli agricoli lombardi e non solo. Le prossime elezioni europee dovranno promuovere forze politiche veramente adeguate all’impegno comunitario. I trattori bloccano le strade contro un’Europa a trazione pseudo- ambientalista . Il ministro Lollobrigida si arrabatta come può cercando di scaricare le proprie colpe su altri, dimostrando inadeguatezza al ruolo che svolge. Giustamente Matteo Renzi chiede le dimissioni di Lollobrigida da ministro dell’agricoltura per dimostrata evidente incapacità. Gli agricoltori per scelta del governo italiano dovranno portare sulle loro spalle una tassa da 248 milioni di euro che si chiama Irperf agricola, tassa che il governo Renzi aveva tolto. In più la presidente Meloni ha dimostrato l’incapacità di difendere gli interessi degli agricoltori italiani in Unione Europea avvallando normative che hanno portato “all'incolto” obbligatorio dei terreni Italiani per favorire l'importazione dall’estero di cereali per la stragrande maggioranza utilizzati per produrre la pasta vero simbolo dell’Italia nel mondo”.

 

Appello alle prossime elezioni europee

“Queste scellerate decisioni hanno tolto la possibilità agli agricoltori Italiani di poter scegliere cosa seminare nei propri campi, con l’Europa che  deciderà  quale coltivazione utilizzare, i tempi e i modi di seminare,  incurante delle peculiarità aziendali e territoriali. In più il governo ha avvallato anche la regolamentazione dei pesticidi, come fosse in grado di decidere cosa è meglio per il controllo delle malerbe e dei parassiti: le regole riguardo i pesticidi sono troppo stringenti mentre il nostro sistema alimentare è il più sicuro del mondo sotto il profilo sia  microbiologico  che degli eventuali residui chimici. Ora il governo italiano cerca confusamente di cavalcare la protesta degli agricoltori e del movimento dei trattori mostrando così la  propria inadeguatezza e contraddizione: un governo capace e attento avrebbe dovuto pensare prima a ciò che sarebbe successo all'entrata in vigore delle limitazioni agli agricoltori. Il Governo avrebbe dovuto impegnarsi nelle sedi opportune per non danneggiare il sistema agro-alimentare italiano e non certamente correre tardi ai ripari o addirittura mostrarsi ipocritamente solidale verso i dimostranti che invece si sentono traditi e delusi proprio da questo governo”.

1803