10-09-2020 ore 10:20 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Bonaldi: 'costruire una struttura per anziani e minori dopo aver alienato Finalpia'

“Io sono per l’alienazione dell’immobile e la destinazione dei proventi alla realizzazione
di una struttura per anziani e minori: e sono disposta a discuterne da oltre un anno”. Va dritta al punto il sindaco Stefania Bonaldi. Prima replica alla minoranza, che ieri le aveva chiesto di aprire un aprire un confronto ad ampio raggio sul presente e soprattutto il futuro dell’ex colonia: “i consiglieri di minoranza hanno la memoria corta: chiesi ufficialmente alla politica di aprire un dibattito un anno fa e non ci furono reazioni, se non la reazione favorevole all’alienazione del M5S”.

 

La vicenda giudiziaria

Poi difende il consiglio di amministrazione: “è parte lesa e si è comportato in modo egregio”. Quindi inquadra la vicenda giudiziaria: “la Comfort Hotel aveva (ora non più) affittato l’Hotel del Golfo di Finale Ligure, che tutti noi meglio conosciamo appunto come la ex colonia climatica di Finalpia, da anni trasformata in struttura ricettiva. Il gip del Tribunale di Milano, Guido Salvini - in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura del medesimo Tribunale – ha disposto l’arresto di tale Alfonso Pio, socio di Comfort Hotel, società che gestiva la struttura, qualificato come esponente della 'ndrangheta. Vari virgolettati riportati dai media testualmente riferivano che costui “sarebbe divenuto padrone dell’Hotel del Golfo di Finale Ligure”.

 

L’antefatto

“La Fondazione opera pia marina e climatica Cremasca onlus ha sede a Crema, è un Ente autonomo e il sindaco nomina il CdA. La Fondazione è sempre stata proprietaria del complesso alberghiero. L’ordinanza del tribunale che ha estromesso la Comfort hotel è frutto di un’istanza della stessa Fondazione, che oltre un anno fa ha ottenuto il pieno possesso dell’immobile, perciò molto prima che fossero note queste inchieste della magistratura”. Secondo Stefania Bonaldi “al CdA non va ascritta alcuna responsabilità: verrà reintegrato il 14 settembre e sarà in carica sino alla fine del mio mandato, con adeguamento statutario già richiesto al fine di allineare le scadenze amministrative dei due Enti. Il consiglio è parte lesa e i consiglieri potranno valutare, con i propri legali, come tutelare al meglio la propria immagine ed onorabilità e come intraprendere pagine più edificanti per la Fondazione e per l’intera comunità cremasca”.

 

La commissione di garanzia

“Eliminata questa impropria correlazione, dico invece ai consiglieri comunali che mi rinfacciano il silenzio di avere la memoria molto corta: hanno rimosso che già il 19 settembre 2019 fu fatta una Commissione di garanzia nella quale il presidente Soffientini ed io avevamo sottoposto ai consiglieri, anche e soprattutto nella loro veste di esponenti di forze politiche, di aprire un dibattito pubblico sul futuro di Finalpia; in quella occasione rispose pubblicamente soltanto il consigliere Draghetti del M5S, il resto della politica, mi spiace constatarlo, non emise un suono”.

 

Riconversione dei proventi”

“Dibattito, peraltro, che è stato riproposto il 17 giugno di quest’anno, prima che le vicende giudiziarie di CH Hotels fossero a noi note, in una conferenza dei capigruppo nella quale pure è stato invitato il presidente del Cda, Soffientini e nella quale gli esponenti consiliari sono stati puntualmente informati delle difficoltà, oggettive e concrete, insorte percorrendo la via della individuazione di un nuovo locatario della struttura; in questa riunione, peraltro, non sono emerse evidenti contrarietà a intraprendere un percorso finalizzato alla alienazione dell’immobile ed alla riconversione dei proventi che ne derivino per la realizzazione di una struttura dedicata ad anziani ed eventualmente anche a minori in città. Decidiamo insieme quale sia il tipo di struttura più idoneo per rispondere ai bisogni della popolazione fragile del nostro territorio”.

 

La fusione

“Un conto è però immaginare una struttura che un domani la Fondazione benefattori cremaschi possa prendere in carico e gestire, forte delle proprie competenze sociosanitarie e socioassistenziali, un conto è invece sostenere, oggi, la necessità di una fusione fra la Fbc e l’Opera pia Finalpia, che reputo surreale e molto rischioso: significherebbe gravare con un peso letale una Fondazione, la Fbc, che ad oggi patisce già problematiche e carichi importanti sul piano patrimoniale. Sono pertanto disponibile a ogni confronto e lo sono da un anno a questa parte, con buona pace di chi ha rimosso alcuni appuntamenti ufficiali che proprio io ho voluto creare nelle sedi istituzionali al fine di sollecitare un dibattito pubblico”.

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