10-06-2015 ore 20:55 | Politica - Strasburgo
di Stefano Zaninelli

Strasburgo. L’analisi di Massimiliano Salini all’indomani del voto: “Nuovo Centrodestra e Area popolare verso l’azzeramento”

“Ncd-Area Popolare al Nord non esiste. L’esito del voto parla chiaro: ci sono stati risultati di valore come Lecco, ma è una mosca rara. Il trend generale va nella direzione opposta e cioè verso l’azzeramento”. L’ha dichiarato Massimiliano Salini, europarlamentare cremonese del Nuovo centrodestra, in un’intervista rilasciata al giornalista Roberto Bettinelli de L’informatore.

 

Progetto politico ambiguo

Tutto parte dalle elezioni di maggio 2015: se, da una parte, le elezioni al Nord e nel Centro Italia “non sono andate per niente bene”, in Puglia e Campania sono andate un poco meglio. Resta la consapevolezza, secondo Salini, che “già ora non siamo più un partito che è in grado di rappresentare i moderati in tutto il Paese”. Secondo l’ex presidente della provincia di Cremona, la colpa è da imputare “all’ambiguità” progetto politico proposto.

 

La posizione governativa

A quell’ambiguità di fondo che non ha convito l’elettorato concorre anche la posizione al Governo: “ci definiamo un partito di centrodestra che vuole ricostruire quest’area politica ma governiamo ormai in modo stabile con il Partito democratico”, ha dichiarato Salini. Ciononostante non è ora di rompere il patto, almeno non per “un partito che non ha un rappresentante nei consigli regionali del Piemonte e dell’Emilia Romagna, che in Liguria e in Veneto è arrivato a fatica al 2%, e che se si va avanti così scomparirà anche dalla Lombardia”.

 

Ricostruire il centrodestra

La priorità, come dichiarato nell’intervista, diventa dunque la ricostruzione del centrodestra. Il lavoro dovrà cominciare da subito, per farsi trovare pronti al momento opportuno: quando, cioè, si sarà formata la coalizione che potrà davvero competere con il centrosinistra; il rischio, ad oggi, è che “se Ncd e Area Popolare escono dal governo si andrà al voto e la partita sarà fra la sinistra e il Movimento 5 Stelle. Potrebbe inserirsi anche la Lega Nord, ma non è detto”.

 

Moderati, liberali e cattolici

Alla domanda posta dal direttore della testata, Roberto Bettinelli, in merito all’apertura a Forza Italia, Salini risponde: “il nostro elettorato è lo stesso di Forza Italia, dal punto di vista dei valori non ci sono grosse fratture”. La strategia, dunque, sarà mirata alla creazione del partito della destra moderata, ben saldo ai valori liberali e cattolici. Necessario sarà dunque partire subito; per questo l’eurodeputato invita i politici amministratori del centrodestra ad uscire dai talk show e tornare a confrontarsi con la realtà. 

2272