10-04-2015 ore 10:14 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Consiglio comunale. La maggioranza approva compatta il bilancio di previsione 2015. Bocciati tutti gli emendamenti

Approvato dopo quasi 5 ore di Consiglio comunale il bilancio di previsione 2015, ieri sera alla terza tornata in sala degli Ostaggi per la replica della giunta, la votazione degli emendamenti e del documento economico. Maggioranza che, nonostante le dimissioni del consigliere Mario Lottaroli e le polemiche annesse, ha votato compatta tutti i punti all’Ordine del giorno, respingendo gli emendamenti presentati dall’opposizione.

 

La situazione Erp

Concisa la replica della giunta alle osservazioni al bilancio mosse dai consiglieri nella seduta del 7 aprile. Anzitutto la risposta alle critiche al Welfare: “rispetto alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica – ha spiegato l’assessore Angela Beretta – la morosità è al 30% (116 alloggi su 365); gli altri 500 alloggi vengono invece gestiti dall’Aler, che non è tenuta ad informare il Comune a meno che gli inquilini non siano in carico ai servizi sociali”. Il trasferimento della sede di Comunità sociale cremasca “risponde alla funzionalità dell’organizzazione del personale e degli archivi”.

 

Mensa scolastica

Sul tema della morosità – ma riferito al servizio mensa – ha riferito anche l’assessore Attilio Galmozzi: “è vero, c’è una morosità cronica, legata alle condizioni del mercato del lavoro. Per alcuni alunni l’unico pasto giornaliero è quello che fanno a scuola. L’unico meccanismo per eliminare la morosità sarebbe nutrirli a pane a acqua”. Evenzienza che l’assessore non intende assecondare; nell’ottica opposta rientra “la proroga del contratto per il servizio mensa, non gravando sui bilanci familiari e agendo sulla riduzione del buono pasto”.

 

Consiglio comunale, il banco della presidenza (foto © Cremaonline.it)

Sistema solidaristico

Toni piccati, invece, nella risposta del sindaco, Stefania Bonaldi, a partire “dall’inaccettabile accusa della spesa sociale fuori controllo, solo perché investe quantità importanti”. Rispetto ai servizi, “vige il sistema solidaristico: tutti paghiamo per servizi di cui pochi usufruiscono; è la democrazia, la solidarietà”. A questo si accompagna il tema degli accertamenti: “è violento ed inaudito, come qualche consigliere afferma, esigere che tutti paghino ciò che devono pagare?” Infine, il paradosso: “ci bacchettate sulla realizzazione del luogo di culto islamico perché non abbiamo inserito un diritto indisponibile nel programma elettorale, mentre vorreste che alienassimo le farmacie comunali nonostante anch’esse non fossero nel programma”.

 

Le critiche dell’opposizione

La previsione di bilancio ha ricevuto molte critiche dall’opposizione: se secondo Tino Arpini si tratta di una “strategia populista”, per Laura Zanibelli (Ncd) si tratta di un “bilancio per cui ringraziare la struttura comunale, non essendoci il contributo dell’amministrazione”. Alberto Torazzi (Lega Nord) ha puntato invece il dito contro “la mancanza di pianificazione: il prossimo anno fatevi mandare un commissario ad acta”. Se “qualcosina sul fronte della revisione della spesa è stato fatto – ha osservato Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il cittadino – si scopre l’inversione di tendenza della spesa corrente: nei prossimi 3 anni prevedete un calo; vi state accorgendo che non governerete più voi?” A tirare le somme, il forzista Simone Beretta: “il sindaco è ostaggio della sinistra radicale e di una maggioranza che affida le sue sorti all’incoerente Rifondazione comunista, a SeL e alla consigliera Teresa Caso, a volta divertente ma ideologicamente preoccupante”.

 

“Un buon lavoro”

Per la maggioranza, tre i commenti più significativi: “partiamo da una situazione di mancati trasferimenti – ha ricordato Dante Verdelli (Patto civico) – che in sede di bilancio si traducono in un deficit da 2,8 milioni di euro; il ragionamento politico dei tagli e delle revisioni andrebbe affrontato a livello di amministrazione centrale”. Un bilancio che, secondo Camillo Sartori (Rifondazione), “mantiene la volontà di dare attenzione ai più bisognosi e rispecchia i sacrifici che questi tempi impongono”. “In una situazione difficile – ha concluso Luigi Galvano, Pd – questo bilancio rappresenta un buon lavoro, in cui rientrano risorse per il sociale, il mantenimento della qualità e quantità dei servizi e la lotta al sommerso e all’evasione”.

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