10-03-2018 ore 13:51 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Agazzi sull’università ‘e la realtà non all’altezza’. La testimonianza di uno studente

Il futuro del polo didattico e informatico di via Bramante è tra i temi principali della politica locale. Al riguardo ieri si è svolto un incontro preparatorio al vertice del prossimo 14 marzo col rettore dell’università Statale di Milano. La novità odierna riguarda l’intervento di Antonio Agazzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Crema.


La lettera di uno studente

“A proposito delle difese di sapore pre elettorale, comunque ormai ‘postume’, della serie ‘quando i buoi sono scappati’, rendo pubblica la lettera illuminante che uno studente dell’Università di Via Bramante mi ha indirizzato. Una testimonianza che ha il pregio di evidenziare come i ‘gestori’ politici della ‘crisi’ in atto siano tutt’altro che esenti da responsabilità rispetto al fatto che la stessa si sia generata. “Buona sera Antonio, ti scrivo perché ci tengo a esporti la mia versione sulla questione università a Crema. Mi sono iscritto nel 2013, laureato triennale e quest’anno prevedo la laurea magistrale. Posso solo parlare bene della mia esperienza in università, poiché ho incontrato persone disponibili e professori decisamente preparati, basti pensare che alcuni sono esperti conosciuti a livello mondiale.

 

Una realtà non all’altezza

“Questa professionalità, tuttavia, a mio avviso, si scontra con una realtà "non all'altezza": un esempio sotto gli occhi di tutti è la manutenzione dell'immobile. Vivendo praticamente quotidianamente l'università, posso affermare che, da quando sono iscritto, la manutenzione è stata veramente scarsa, per non dire assente. Ora non è mia intenzione fare polemica o additare qualcuno, anche perché non ho la più pallida idea di chi debba pensare a questo genere di lavori. Tuttavia, metà struttura (quella che dovrebbe essere la principale) è chiusa con un telo da almeno settembre 2013, pare per problemi legati al contro soffitto. Buchi nel contro soffitto in più parti anche nella zona accessibile. Stamattina ho notato, al piano superiore della parte aperta, uffici di professori e un laboratorio di ricerca chiusi perché cola acqua dal soffitto.

 

Cade a pezzi
Mi chiedo: un professore, uno studente, un dipendente della struttura cosa dovrebbe preferire? Stare in una struttura che letteralmente cade a pezzi o trasferirsi in una struttura nuova? È ovvia, secondo me, la risposta. Per quanto le aule siano ottime e i professori veramente validi, questo non basta. A mio avviso non si è avuta per niente cura, nel tempo, di un bene che realmente avrebbe potuto essere un polo di eccellenza a livello nazionale. Investimenti in tal senso, purtroppo, non ne ho visti. Ora non credo si possa fare più nulla, se non ritardare di uno/due anni la chiusura. Ci tenevo a sottoporti la mia riflessione perché a me l'università di Crema, ha dato molto. Cordialmente”.

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