Durante il consiglio comunale odierno si è tornati a discutere della qualità dell'aria. Per il consigliere autonomo Paolo Nicardi, “la qualità dell'aria a Crema è critica, con sforamenti di PM10 e necessità di azioni locali urgenti”. È chiaro a tutti che “la qualità dell’aria è fondamentale per la salute pubblica e la sostenibilità ambientale”. In particolare visto che “Crema ha superato il limite di PM10 per 38 giorni nel 2024, con un massimo di 49 giorni nel 2023. Nonostante il livello pietoso dell’aria la provincia di Cremona ha solo quattro stazioni di monitoraggio”. Nicardi ha chiesto misure concrete al comune: dall'implementazione delle centraline di monitoraggio alla comunicazione costante e trasparente dei dati sull'inquinamento, passando per la chiusura di una piazza del centro storico e delle vie cittadine limitrofe alle scuole, per salvaguardare il più possibile i bambini dallo smog.
Emissioni eccessive
In fase di replica l'assessore all'ambiente Franco Bordo è partito dai “livelli di industrializzazione” e dalla “diversa conformazione del territorio” che, “uniti a una densità demografica più alta della media, influiscono sui dati della Pianura padana”. Ecco quindi che l'area cremasca risulta essere inserita nella “zona più inquinata d’Europa”. Per Bordo nel nostro territorio “non solo le emissioni inquinanti sono eccessive, ma restano intrappolate nel grande avvallamento padano creando un “effetto serra” che non consente all’aria di circolare. Così, il particolato fine e altre sostanze gravemente nocive ristagnano nel territorio, inquinando costantemente l’aria che respiriamo”. Insomma, “viviamo una condizione che, insieme al benessere economico, comporta risvolti critici di vario tipo, tra cui la pessima qualità dell’aria che respiriamo, fonte di numerose malattie croniche e causa di decessi”.
Gli interventi comunali
Per l'assessore un problema simile “andrebbe affrontato a livello nazionale e regionale con un approccio sistemico, adottando con maggiore decisione misure strutturali”. Quali? “Dai metodi di produzione alla mobilità sostenibile, all’efficienza energetica”. Bordo ha assicurato che il comune di Crema “non intende rinunciare a fare la propria parte per cercare di mitigare una situazione complessa e nociva per la salute dei suoi cittadini”. In che modo? “Attraverso un piano di interventi strutturali, in grado di dare apprezzabili risultati nel breve, medio e lungo termine”. Rientrano in questo capitolo “la riduzione dell’uso del mezzo privato attraverso l’estensione della rete di piste ciclabili”. Ad esempio: “il completamento della ciclabile per Campagnola Cremasca, i lavori di manutenzione per quella di Offanengo, a breve l’avvio di quelli per la ciclabile di Madignano”.
Assetto viabilistico
Negli ultimi tre anni, in sinergia col Parco del Serio e alcuni istituti scolastici, “stiamo arrivando a piantumare oltre 800 nuovi alberi nel territorio comunale”. L'assessore ha convenuto sulla necessità di rendere “il nuovo assetto viabilistico di viale Santa Maria e via Stazione maggiormente fluido”, rimarcando però che “la riduzione del numero di code di autoveicoli durante la giornata sull’asta del Viale di Santa Maria” sia da considerarsi “un fattore acquisito e molto positivo”. Il prossimo futuro vedrà importanti opere: a partire dal “proseguimento della Gronda Nord, opera che a partire dal prossimo anno entrerà nella fase attuativa”. Un'infrastruttura che consentirà di “mantenere fuori dal contesto residenziale una quantità enorme di traffico che attualmente coinvolge spazi del vivere, della cultura e dello sport”.
Mezzi pubblici
L'amministrazione è impegnata da anni nell'adeguamento “di tutta la flotta di mezzi pubblici con autobus elettrici: attualmente sono in parte elettrici e in parte a metano”. Il comune sta lavorando “all’incremento degli utenti del mezzo pubblico”. Il comune presenterà nelle prossime settimane “il report dettagliato dell’andamento del servizio, ma l’azienda ci ha già anticipato che stiamo assistendo ad un aumento del 15-20% dell’utenza del mezzo pubblico nella fascia oraria morbida”. Altrettanto significativa, ha aggiunto Bordo “la scelta di creare la Comunità Energetica Rinnovabile che, a breve, vedrà la realizzazione dei primi impianti fotovoltaici per la produzione di energia pulita e lo sviluppo di una comunità di cittadini uniti in questo obiettivo”. Trattando il tema spinoso dei “reflui agricoli”, ha sottolineato con forza che il comune di Crema “da anni non rilascia più deroghe autorizzative allo spargimento dei liquami”. Non solo: “la polizia Locale segue scrupolosamente la normativa vigente e ha già provveduto ad effettuare interventi di monitoraggio e vigilanza”.
Sensibilizzazione
Sin qui scelte strutturali, alle quali si affianca la decisione di aderire volontariamente alle misure regionali per contrastare l’inquinamento atmosferico, in particolare il superamento del valore limite del PM10. Per Bordo si tratta di una decisione presa “con forte senso di responsabilità e una buona dose di coraggio politico”. Già nel 2022 il comune ha predisposto delle linee guida sul risparmio energetico, insieme alle organizzazioni di categoria del distretto urbano del commercio: “gli esercenti sono invitati a mantenere le porte e finestre chiuse quando l’impianto di riscaldamento/raffreddamento è in funzione”. Vademecum diffuso anche quest'inverno, insieme a quello indirizzato ai dipendenti pubblici. A breve “prenderà avvio una nuova campagna di massa, di sensibilizzazione specifica sul tema della qualità dell’aria e sui comportamenti, individuali e collettivi, che è opportuno adottare e mantenere. Il materiale di questa campagna, oltre a essere fornito alle scuole, a tutti luoghi pubblici e di aggregazione, verrà condiviso anche con i Signori consiglieri, che potranno così collaborare alla sua diffusione.
Strade scolastiche
Molti istituti scolastici della città “sono posizionati all’interno di aree protette e recintate, giardini e cortili che tengono già il traffico veicolare a una buona distanza”. Non solo: “Gli accessi chiusi al traffico veicolare durante gli orari di ingresso e uscita sono attivi per l’Istituto Comprensivo Crema Uno, scuola primaria di Borgo San Pietro e per la scuola secondaria di primo grado di Ombriano”. In vista del prossimo anno la giunta valuterà insieme alla polizia locale e all'ufficio viabilità la possibilità di “sperimentare altre “strade scolastiche”, stando attenti “a non creare maggiori problematiche di viabilità nelle zone limitrofe, con un conseguente aumento delle emissioni inquinanti”.
Monitoraggio
Sui dati rilevati dalle centraline Simet, Bordo ha spiegato che non si tratta di dati ufficiali, che l'Arpa monitora la qualità dell’aria “sulla base di un set di punti di misura fissi” e che l'attuale programma di valutazione non prevede “la misura di PM2.5 nella stazione di Crema; ma nella zona di Pianura ad elevata urbanizzazione, definita ai sensi della D.g.r. n. 2605 di cui Crema fa parte, sono presenti un numero di punti di misura di PM2.5 ben superiore al minimo previsto. Attualmente sono infatti installate 12 stazioni che monitorano il PM2.5 a fronte delle 4 previste dalla normativa. Analogamente per il PM10 sono attualmente in funzione 21 punti di misura a fronte di 6 previste dalla normativa”.