Un progetto abitativo che sia anche sociale. È questa l'idea della Fondazione Opere Pie di Castelleone. Dallo stabile dell’ex scuola materna di piazza Trento e Trieste saranno ricavati sei bilocali, nei quali potranno risiedere 12 persone anziane. Ne parliamo con il presidente Claudio Avanzi e con il segretario Agostino Freri. “Come Opere Pie ci occupiamo, dal punto di vista urbanistico, della parte storica, che è sotto il vincolo della sovrintendenza. Accanto ai bifocali sarà realizzato anche un salone centrale che sarà gestito dalla Libera Associazione Terza Età di Castelleone. Questo ente, in attività sin dagli anni 80, conta 300 iscritti. È prevista anche la realizzazione di uno spazio comune, con giardino d’inverno. In questo modo si coniuga il privato con il pubblico e la possibilità di condivisione”.
Dalla Fondazione Cariplo 280 mila euro
La pandemia ha messo in evidenza con forza il problema della solitudine e dell’inclusione, soprattutto nella categoria over. la mission del progetto è proprio quella di permette ad anziani ancora autonomi di avere la propria privacy, ma nello stesso tempo di essere coinvolti nel tessuto sociale. Per avere ancora una vita attiva, partecipata e condivisa. È su questa base che la Fondazione Cariplo ha deciso di finanziarne il progetto per 280 mila euro (ne erano stati richiesti 300 mila). Anzi, quello di Castelleone ha raggiunto il quarto posto sui 15 progetti presentati. Il costo complessivo dell’opera è di 1 milione e 500 mila euro. L’appartamento è lo spazio autonomo, dove riproporre stili e abitudini di vita personalizzati. per questo saranno dotati di alcuni mobili base, come la cucina e potranno essere poi arredati con la mobilia di proprietà dell’inquilino.
Facilitazione e promozione
Gli abitanti del progetto ‘Abitiamoci’ potranno essere i primi destinatari e protagonisti attivi di diverse attività suddivise in due macro categorie: facilitazione e promozione. La prima riguarda servizi di supporto alla quotidianità, quali, per esempio, disbrigo di pratiche o accessi a vari uffici. La seconda chiama in campo l’associazione ‘Late’ per iniziative legate al tempo libero e alla socialità. Il progetto prevede l’impiego di diverse figure: il coordinatore, i volontari, l’amministratore (in capo alla Fondazione Opere Pie), il medico, tramite collaborazioni con gli enti assistenziali e di medicina generale del territorio, gli operatori socio assistenziali (in convenzione con la Fondazione Brunenghi) ed esperti ad hoc per eventuali attività.
Lavori in primavera
La candidatura al progetto dovrà avvenire mediante l’interessato, famigliari o comune di residenza. Un’apposita commissione verificherà la presenza dei requisiti minimi di coerenza rispetto al target definito. L’amministrazione comunale rientra dando la disponibilità dell’immobile in concessione per 50 anni. Allo stato attuale, la Fondazione Opere Pie ha in gestione 51 alloggi a canone agevolato per diversamente abili e anziani e 13 garage. E’ in fase di studio il bando per l’appalto dei lavori. Sarà pubblicato, con tutta probabilità, tra un paio di settimane sul sito internet della Fondazione. L’intento è quello di partire con i lavori in primavera, salvo diverse disposizioni ministeriali in materia sanitaria.