10-01-2025 ore 20:46 | Politica - Sergnano
di Elena De Maestri

Biometano, rinviata a febbraio la conferenza dei servizi. I dubbi della lista ‘Scelgo Sergnano’

I sindaci di Casale Cremasco Vidolasco, Capralba, Pianengo e Campagnola, in relazione all’installazione impianti di produzione di energia elettrica tramite biometano, proposta da Energia verde bio Sergnano società agricola srl, avevano inviato al sindaco di Sergnano una lettera per chiedere il rinvio dei termini della Conferenza dei servizi prevista per il 13 gennaio e recapitata ai comuni l'altro ieri. “La richiesta era motivata - spiegano i sindaci Grassi, Cattaneo, Barbaglio e Guerini Rocco - dalla necessità di usufruire di maggior tempo per consentire ai nostri uffici la redazione di parere di competenza, difficile da formulare, con la precisione e i dettagli che l’argomento comporta in tempi brevi. La sollecitazione è stata inviata al comune di Sergnano stamattina. Con una celerità meritevole di plauso, il collega Giroletti nel pomeriggio ci ha comunicato di avere accolto la richiesta di rinvio e ha posticipato la data di presentazione delle osservazioni al 12 febbraio. Lo per la sensibilità dimostrata e per avere condotto l’operazione in maniera ineccepibile”.

 

La posizione della lista “Scelgo Sergnano”
“Le questioni burocratiche vanno avanti dal 2022 – spiega il consigliere della lista Scelgo Sergnano, Paolo Franceschini - e hanno portato la società proponente a chiedere continue proroghe per rispondere al considerevole numero di osservazioni presentate a vario titolo, da Arpa, dalla provincia e da numerosi sindaci del circondario interessati a e da questa vicenda”. Il gruppo di Gian Paolo Samarani si chiede il perché di tanta fretta dopo lo stop del procedimento per un anno, rimarcando le criticità che un impianto simile porterebbe al paese. “Sergnano sarebbe invaso da un aumento della viabilità per il trasporto di materiale da immettere nell’impianto di produzione del biometano davvero insostenibile. Non sarà un sito produttivo che creerà nuovi posti di lavoro. Non coinvolgerà, se non in modo molto marginale, nessuno degli imprenditori agricoli del nostro paese. Creerà un’impennata nel mercato di affitti per i terreni in cui scaricare reflui e digestato. La produzione di biometano non inciderà in alcun modo sulle bollette energetiche dei nostri concittadini perchè nulla di quanto sarà prodotto verrà immesso nel sistema che rifornisce di gas le nostre case. Per ultimo, ma non meno importante, non si è, ora, in grado di valutare appieno l’impatto ambientale”.

 

Dubbi irrisolti

Il gruppo non riesce a trovare un elemento positivo per il territorio. “Sembrerebbe quasi una cambiale che l’attuale amministrazione debba oggi essere costretta ad onorare. Sembrerebbe che, pur davanti a tutti i pareri negativi ricevuti fino ad ora, compresi quelli non irrilevanti dei sindaci dei paesi attorno a Sergnano ci sia da parte dell’amministrazione una sorta di dipendenza psicologica da qualcuno che in una qualche misura ha operato, dietro le quinte ovviamente, per crearla ad arte. Nemmeno in  Commissione Ambiente, organismo predisposto dall’Amministrazione, si sia mai parlato di questo tema. In conclusione, il nostro gruppo di minoranza Scelgo Sergnano, pur essendo concettualmente non contrario al biometano, esprime un parere totalmente negativo proprio sulle modalità usate dalla società proponente e accettate dall’amministrazione”.

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