Mentre il centrodestra sembra ormai prossimo all’annuncio del candidato sindaco, simbolicamente nel periodo dell’Avvento, nel centrosinistra è da registrare qualche frizione nello schieramento che sostiene Fabio Bergamaschi. “Dopo aver lanciato l’idea e supportato l’avvio della lista Crema riformista”, la comunità socialista cremasca “ammette con rammarico il momentaneo stallo in cui è finito il progetto della formazione di una lista unitaria delle forze liberal democratiche, radicali, socialiste e verdi”. L’oggetto del contendere è la decisione di Azione di “imporre il proprio personalistico simbolo sulla scheda elettorale”.
Status quo
Come spiega Virginio Venturelli “quanti nel centro sinistra locale non aspettavano altro, infastiditi dalla rivendicazione delle identità politiche alla base di Crema riformista, saranno certamente soddisfatti di poter continuare a dominare l’assetto della coalizione, le numerose liste civiche, nonché la continuità amministrativa della città”. I socialisti non hanno apprezzato “il ridimensionamento politico di Crema riformista”, ritenendolo “un’occasione mancata per allargare il perimetro della coalizione di centro sinistra, per incidere nel confronto programmatico sulle prospettive della città e del cremasco, per rivedere alcune scelte amministrative e riguadagnare la partecipazione dei cittadini al voto”.
Difficoltà reciproche
Per Venturelli è comprensibile che Bergamaschi, assessore uscente, trovi complicato “mutare degli indirizzi che ha condiviso”. Medesime difficoltà vivono i socialisti “nel sostenere uno schieramento sostanzialmente ricalcante, nei contenuti e nell’assetto, quello in carica, già non condiviso nelle elezioni del 2017”. La situazione si complica. Crema riformista ha deciso di “portare a termine le interlocuzioni già programmate ed in particolare quella aperta col candidato sindaco Bergamaschi, rinviando a posteriori e sulla base dei riscontri, ogni ulteriore decisione sulle elezioni comunali”.
Unità dei riformisti
Cosa accadrà ora? È lo stesso Venturelli a chiarirlo: “Sul piano più strettamente politico ribadiamo la volontà di continuare a lavorare per l’unità dei riformisti fino alla nascita di un nuovo partito nazionale, democratico e socialista, saldamento nello schieramento del centro sinistra, distinto dall’attuale amalgama Pd”.