09-07-2015 ore 20:28 | Politica - Milano
di Andrea Galvani

Riforma sanitaria. Martedì 14 luglio la discussione, oggi gli emendamenti di Pd, Lega Nord ed Ncd per creare l'Asst di Crema

Proseguono le iniziative a tutela dell'autonomia dell'Azienda ospedaliera di Crema, in vista della discussione presso il Consiglio regionale, che inizierà il prossimo 14 luglio e dovrebbe concludersi ai primi di agosto. Oggi il consigliere del Partito Democratico Agostino Alloni e della Lega Nord Federico Lena hanno presentato due emendamenti in relazione alla legge di riforma della sanità regionale.

 

Le 8 Agenzie

L'intenzione della maggioranza di centrodestra è la creazione trasformare le attuali 15 Asl in 8 Ats, ovvero Agenzie per la tutela della salute che presiederanno delle nuove macroaree. Crema perderebbe la propria autonomia e verrebbe accorpata a Cremona e Mantova. Per il cremasco si tratterebbe di una sciagura. Anche in seno alla maggioranza regionale non sono mancati dubbi: durante la Commissione di fine giugno che ha approvato la bozza di riforma si sono astenuti i consiglieri di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, mentre Pd, Patto civico e M5S hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. Vediamo ora i due emendamenti. Il primo è sottoscritto da Alloni, Lena e Carlo Malvezzi, Ncd e prevede che l'Ats della Val Padana verrebbe ridisegnata in questo modo: Asst di Cremona, comprendente la Provincia di Cremona ad eccezione del distretto Asl di Crema ed il distretto Asl di Viadana, l'Asst di Crema, comprendente il territorio ed i presidi ospedalieri costituenti il Distretto Asl di Crema e l'Asst di Mantova, comprendente la Provincia di Mantova, ad eccezione del distretto Asl di Viadana.

 

L'Asst di Crema

Il secondo, sul quale Malvezzi scioglierà le riserve lunedì 13, illustra nel dettaglio la conformazione dell'Asst di Crema, “comprendente il distretto Asl di Crema ed i Comuni di Soresina, Genivolta, Casalmorano, Annicco, San Bassano, Paderno Ponchielli, Azzanello, Castelvisconti, Trigolo, Cumignano sul Naviglio, Cappella Cantone”. La tesi è suffragata da questa relazione: “Il territorio di Crema ha tutti i requisiti per avere una propria Asst, avendo oggi una sua Azienda ospedaliera che è punto di riferimento per i propri cittadini, oltre ad avere tutti i requisiti previsti dagli standard ospedalieri nazionali (tipologia di unità offerta, presenza di alte specialità, adeguato dipartimento di emergenza urgenza). Dal canto suo, il presidente della Regione, Roberto Maroni, ha spiegato di prevedere che la Riforma, porterà ad “un risparmio complessivo superiore ai 300 milioni di euro, che saranno reinvestiti nel sistema, una riduzione delle poltrone, il dimezzamento delle Asl e il rafforzamento del ruolo degli ospedali, con l'unificazione dei 2 assessorati, quello alla Salute e quello al Welfare, così come avverrà tra pochi giorni in Liguria e come avviene in Veneto”.

 

Il dibattito del 14 luglio

La fusione degli assessorati è necessaria, per Maroni, per “dare un servizio migliore ai cittadini, tenendo conto dell'invecchiamento della popolazione, che richiede minori cure dentro l'ospedale e più cure fuori dall'ospedale, perché aumentano le cronicità a causa dell'invecchiamento della popolazione. Aldilà delle polemiche politiche - ha concluso - mi interessano proposte che abbiano un contenuto e la riduzione dei costi con un miglioramento del servizio come obiettivi”. Maroni ha assicurato la propria presenza in Aula, martedì il 14 luglio, per la discussione della riforma, che verrà sospesa per l'Assestamento di bilancio e riprenderà a fine luglio.

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