Per quanto concerne il bilancio 2015, la situazione di partenza per il Comune di Crema si quantifica in un deficit di 2,8 milioni di euro. Sul fronte delle imposte e delle tasse della cosiddetta fiscalità locale è confermata la situazione dell’anno scorso.
Tasi e Imu
Entrando nel dettaglio, per la Tasi prima casa 3,3 per mille sull’abitazione principale, con maggiorazione dello 0,8 per mille sulla aliquota base del 2,5 per mille, per poter attivare una serie di detrazioni. Le detrazioni sono ancorate alle rendite catastali, stante la sostanziale natura patrimoniale della tassa. Mantenimento per gli altri immobili dello 10,6 per mille (9,6 per mille Imu e 1 per mille Tasi). Quindi permane per la quota della Tasi, quale appunto servizio indivisibile, la suddivisione nella percentuale del 70% per il proprietario e del 30% per l’inquilino. Esenzione per redditi fino a Euro 15.000,00 dell’addizionale Irpef.
La copertura del deficit
Come spiega Dante Verdelli, del Patto civico, gruppo di maggioranza, “posta l’assenza di aumenti tributari, stante anche il fatto che negli ultimi anni la leva fiscale lasciata dallo stato centrale alla nostra amministrazione ha già posto a carico dei nostri cittadini sacrifici, si è deciso di procedere alla copertura di tale deficit come segue: 900 mila euro da arretrati Ici ed Imu tra 2010 e 2014 con cessione pro soluto avente garanzia di certezza dell’incasso per il Comune per via della convenzione stipulata con ICA società di riscossione), e questo si colloca in un’opera di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale perseguita dall’amministrazione con risvolti anche di equità sociale; 700 mila euro con un’imposta una tantum sugli arretrati Ici prima del 2010, Tarsu e Tari e le contravvenzioni insolute; 800 mila euro, infine, dall’incremento delle contravvenzioni tra cui rientra l’installazione dell’autovelox in tangenziale - percorso particolarmente pericoloso come dimostrato da un tragico incidente accorso nel 2015 - arretrati di contributi ministeriali per spese Tribunale per 200 mila euro, utili arretrati società partecipate, ottimizzazione e razionalizzazione del servizio di sorveglianza”.
Adeguamenti delle tariffe
“Quindi – aggiunge Verdelli - si copre il deficit con manovre straordinarie che non ricorrono alla leva fiscale ma che si collocano in un’azione di recupero di situazioni arretrate. Per quanto riguarda gli adeguamenti delle tariffe, non è risultato possibile procedere in questo momento, stante il ritardo nell’entrata in vigore del regolamento ISEE e queste valutazioni verranno quindi effettuate entro il 31 maggio, con operatività dal settembre 2015”.
Principio di equità
“La riflessione politica condivisa dal Patto civico è questa: non si pensi che con le tariffe si possa far fronte a deficit di 2,8 milioni di euro. Vi sono aspetti quantitativi che non possono essere trascurati quando ci si trova ad operare con questo tipo di manovre. L’adeguamento delle tariffe, anche in base al nuovo regolamento ISEE, dovrà, dal nostro punto di vista, soddisfare un requisito di equità e non quindi di aggravio generale, quasi lineare, come ad assecondare anche noi una concezione dello stato centrale che rigettiamo alla radice.
Ristrutturare i debiti del Comune
Al contempo, sottolinea l'esponente di maggioranza, “risulta di notevole importanza e confermata la continuazione dell’azione dell'amministrazione per ristrutturare i debiti del Comune, con l’importante risultato di poter ottenere una riduzione di interessi corrisposti agli istituti di credito, con conseguente liberazione di risorse in parte corrente”.
Manovre e monitoraggi
“Le entrate previste da manovre straordinarie, che consentono di ottimizzare il Bilancio previsionale avranno la conseguenza di poter sboccare alcune voci di spesa solo a fronte di un effettivo incasso imporrà un costante monitoraggio dell’incasso nel corso dell’anno, con conseguenti variazioni di bilancio. Si è quindi voluto dare una progettualità nell’immediatezza, che consentisse poi delle correzioni in corso d’opera, come ormai nella realtà di vari comuni”.
Grande sforzo di progettualità
In quest’ottica, sostengono gli esponenti del Patto Civico – Dante Verdelli, Sebastiano Guerini e Matteo Gramignoli - “troviamo che nei vari Assessorati, in questo momento di difficoltà, vi sia stato un grande sforzo di progettualità. Dopo aver ideato dei progetti e recuperato legami con associazioni e con altri Enti delle realtà economiche locali, si è proceduto su un periodo medio-lungo a radicare meglio e con effetti benefici maggiori per i cittadini le azioni per porre fronte alle problematiche del 2015. Non è più il tempo dei mutui indiscriminati o di leasing in costruendo, a prescindere dalle scelte effettuate in passato, con la conseguenza che lo sforzo per raggiungere degli obiettivi come amministrazione è ancora più complicato e richiede dunque una maggiore progettualità”.