09-04-2014 ore 21:14 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, consiglio comunale. Azienda Farmaceutica Municipale, il calo degli utili scatena l’opposizione. La maggioranza annuncia un restyling

Attorno all’utile dell’Azienda Farmaceutica Municipale, durante il consiglio comunale di ieri, si sono nuovamente divisi i consiglieri di maggioranza e d’opposizione. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2015-2016 dell’AFM, in particolare la proposta delibera bilancio di previsione 2014 e pluriennale a.f.m.; allegato-bilancio di previsione 2014 afm; allegato bilancio pluriennale di previsione 2014-2015-2016 afm. Quindi l’approvazione dello Statuto Azienda Farmaceutica Municipalizzata. proposta di delibera approvazione statuto AFM; allegato statuto afm.

 

Il calo degli utili

Andiamo subito al dunque: l’utile netto supera di poco i 60 mila euro, per l’esattezza 60.272 euro al netto delle imposte, segnando una flessione che secondo il sindaco e secondo quanto certifica Federfarma “coinvolge l’intero sistema sanitario nazionale” e “non può dunque essere imputato al territorio” o al consiglio di amministrazione guidato da Agostino Guerci, ex assessore del Pd.

 

Restyling a Crema Nuova

Come spiegato da Stefania Bonaldi il margine di guadagno dei negozi di Ombriano, Crema Nuova, Pieranica, Casaletto Vaprio e Castelverde, potrebbe comunque aumentare, in particolare contando sul fatto che a Crema Nuova è previsto un restyling. Da segnalare gli investimenti per l’apertura della nuova farmacia di Casteverde, prevista a giugno 2014 e la messa a regime del punto vendita di Casaletto Vaprio. Insomma – sostiene il centrosinistra – nonostante la grande concorrenza dei privati – a proposito, pare arriverà una nuova farmacia privata a Santa Maria -  gli investimenti fatti sulle farmacie municipali porteranno presto a frutto.

 

L’ascesa dei farmaci generici

I ricavi provenienti dal Sistema Sanitario Nazionale, legati al rimborso delle ricette rosse (40% circa del fatturato) hanno fatto segnare un calo del 9% del fatturato nel 2012 e del 6,6% nel primo semestre 2013 dovuto alla costante ascesa dei farmaci generici (meno cari) e conseguente calo di quelli brandizzati. Per il 2014 è stato ipotizzato un ulteriore prudenziale calo del 3%, che proseguirà anche nel 2015.

 

Strategie d’incremento

Le vendite non legate a prescrizioni (60% circa del fatturato) fanno segnare un incremento del 3% in linea con il dato previsto per il 2013. Per migliorare i conti sarà necessario far aumentare l’afflusso di persone nelle farmacie comunali tramite convenzioni con associazioni, corsi di formazione per farmacisti su tecniche di vendita e di relazione, campagne promozionali diversificate mirate e legate alla stagionalità.

 

Strenua opposizione

Laura Zanibelli, Ncd ha evidenziato “il dimezzamento degli utili” e “gli errori madornali” commessi, in particolari per l’acquisto della palazzina di via Samarani. S’è detto preoccupato anche Alessandro Boldi, Movimento 5 Stelle, secondo il quale “senza margini di profitto è a rischio l’utilità sociale dell’azienda farmaceutica”. Duro Renato Ancorotti, per il quale l’Afm è un’azienda che non è capace di gestirsi, per giunta con utili risibili. Tranciante il collega di Forza Italia, Simone Beretta, secondo cui “le farmacie andrebbero messe in vendita”.

 

Il voto

Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista hanno difeso la proprietà pubblica delle farmacie bollando come catastrofiche e propagandistiche le ricostruzioni del centrodestra. Per fine mese arriveranno i dati sul consuntivo d’esercizio 2013, fornendo dati più chiari sul piano pluriennale approvato ieri sera, 12 favorevoli 9 contrari, nessun astenuto.