09-03-2019 ore 18:27 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Via Bacchetta, Comitato contro il Comune: ‘han tolto l’ossigeno ai cremaschi’

“La strage di 30 alberi, la cui stragrande maggioranza sani, si tratta di una scelta politica e la Giunta Bonaldi dovrà risponderne di fronte ai cittadini”. Così Manuel Draghetti, stamattina in via Bacchetta “per dare l’ultimo saluto agli amici alberi” in vista dei lavori di riqualificazione disposti dal Comune a partire da lunedì 11 marzo. Secondo l’esponente del Movimento 5 stelle, affiancato dai componenti del Comitato contro il taglio degli alberi “le tempistiche record, che hanno visto il preavviso di soli 4 giorni prima dell'inizio dei lavori, testimoniano il finto dialogo che l'amministrazione ha compiuto in questi mesi”. Pronta a dar battaglia Mimma Aiello: "Trovo che la compensazione con altri alberi sia unpalliativo inutile. In questa vicenda sono mancati il confronto con il comitato e soprattutto con i cittadini e la reale voglia di mettersi in discussione”.

 

La tutela del verde pubblico

“Tutto era già deciso e nessuna strada alternativa, proposta anche dallo stesso agronomo di parte, è stata minimamente presa in considerazione. Il Comitato, composto da forze politiche e civiche trasversali, ha combattuto con ogni mezzo insieme a centinaia e centinaia di cittadini e non si fermerà qua: sarà costante il monitoraggio e la sensibilizzazione verso i cittadini per quanto riguarda l'importanza del verde urbano, compreso quello già presente”.

 

La diffida per bloccare i lavori

“In questi due giorni stiamo valutando il deposito di una diffida per fermare i lavori, ormai imminenti, poiché non pare siano stati rispettati tutti i passaggi formali per l'avvio di questo di intervento. Continueremo comunque a tenere sotto osservazione l'azione di questa amministrazione, che durante questi anni ha intristito sempre più la città: via Diaz, via Bottesini, via Matilde di Canossa ed ora via Bacchetta. E domani? Altre vie di Crema Nuova? Tutto ciò non lo permetteremo più”. Del medesimo avviso Gianemilio Ardigò, secondo cui “la Bonaldi ha tolto l’ossigeno ai cremaschi, dando il via libero ad un progetto miope. L’amministrazione non ha voluto sentir ragioni, di fatto rendendo carta straccia le firme di 1300 cittadini”. In allegato il comunicato integrale del Comitato.

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