L’Expo, quindi turismo e valorizzazione delle identità locali, ma non dappertutto: “ad oggi l’iniziativa di maggior richiamo a Crema sembra che sia una ruota panoramica in piazza Garibaldi”; manca “un vero piano strategico di valorizzazione del turismo e del commercio in città da parte di chi dovrebbe comandare l’auspicata cabina di regia, cioè l’amministrazione comunale”. La Lega Nord del Cremasco non è soddisfatta del piano locale per l’Expo e tramite il suo segretario, Andrea Bombelli, esterna le sue perplessità.
Sito internet sconosciuto
“Ad oggi – aggiunge il segretario – tutto è affidato a uno sconosciuto sito internet tanto che ricercandolo attraverso i motori di Google non viene nemmeno visualizzato tra le prima 50 voci: concretamente l’oblio. La domanda che è forse ancora più pregnante è la seguente: tutto ciò che è stato fatto sino ad ora, o che forse seguirà, è stato pesato per raggiungere esattamente quale target di visitatori e operatori? Da quale mercato ovvero area geografica specifica si ritiene possano provenire? E per di più, quale dimensione di flusso ci si è posti di voler totalizzare?”
Consiglio comunale aperto
“Queste ed altre domande segnano profondamente un tema importantissimo per il nostro territorio qual è Expo, per il quale sarebbe giusto informare puntualmente i cittadini magari anche attraverso un Consiglio comunale per spiegare se la nostra città è amministrata con improvvisazione o secondo i criteri manageriali di un’impresa sana. Sono temi sui quali l’amministrazione dovrebbe impegnarsi facendo battaglie concrete perché utili a tutto il tessuto produttivo territoriale piuttosto che perdere tempo ed energie a proposito di inutili progetti quali la temutissima moschea di Crema”.
Attrazioni insufficienti
“Il tempo scorre velocemente e il rischio è quello di arrivare in ritardo sulla tabella di marcia, trovandosi spiazzati e non riuscendo a valorizzare ciò che un piccolo gioiello come Crema è in grado di offrire alle milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Sorge spontaneo domandarsi tutto ciò, riflettendo sul fatto se siamo davvero sicuri che una ruota panoramica sia sufficiente a far accorrere nella nostra città persone abituate a ben altri contesti oppure purtroppo se attrarrà soltanto qualche curioso cittadino dei nostri paesi limitrofi”.
La parola ai cittadini
“Ecco perché è il momento di fare chiarezza – conclude Andrea Bombelli – magari convocando un Consiglio comunale aperto per dare la parola a tutti coloro che hanno titolo e interesse rispetto all’economia del territorio che andrebbe sostenuta concretamente e non con improvvisazione e senza innovazione”.