09-02-2025 ore 20:32 | Politica - Dal cremasco
di Denise Nosotti

Commercio: Pianengo e Montodine contrari agli ipermercati per preservare le piccole attività

Sul commercio al dettaglio, i dati che emergono non mostrano una situazione rassicurante in Italia: in dieci anni, sono scomparse più di 140 mila attività di prossimità con oltre cinquemila macelleria che hanno dovuto chiudere le serrande. Sono ventisei milioni le persone che devono spostarsi fisicamente per acquistare beni di prima necessità: pane, latte, verdura, carne. Il cremasco, pur con fatica, sta reggendo. Sono infatti pochissimi i paesi del territorio che non dispongono di negozi. A Ripalta Guerina non ci sono negozi di vicinato. Ce ne sono stati in passato: due alimentari, la tabaccheria, l’officina del fabbro, la banca. Ora ci sono solo due ristoranti, molto rinomati, ma nessuna bottega. Per alcuni clienti il pane viene portato direttamente da un panificio di Ripalta Cremasca, oppure bisogna recarsi nei paesi limitrofi o a Crema per fare la spesa. I guerinesi non si sono mai lamentati. Sono abituati e a loro va bene così.

 

‘A Montodine c’è tutto’

Ripalta Guerina può contare sulla vicinanza di Montodine dove c’è praticamente tutto. Si può ben dire che, a livello di paesi del sud cremasco, è quello che vanta il maggior numero di servizi. Ci sono due panettieri, un minimarket, una pasticceria, il macellaio, la farmacia, diversi bar e ristoranti, un pub, un tabaccaio, un cartolaio, la banca, la posta e diversi parrucchieri. Il venerdì poi c’è anche il mercato nella zona oratorio. Come dichiara il sindaco Alessandro Pandini: “in centro storico non c’è nessuna attività vuota. Aveva chiuso il negozio di frutta che è stato rimpiazzato da un panificio. un bar vende anche i giornali. Anche nella zona industriale tutti i capannoni sono in funzione. Nel Pgt non abbiamo inserito aree per la logistica o per supermercati”.

 

Nuovo locale a Casaletto di Sopra

Nel piccolo paese di Casaletto di Sopra ha aperto un nuovo luogo di aggregazione. È un locale che funge anche da emporio, tabaccheria e bistrot. l’attività è stata aperta in uno stabile di proprietà risalente agli anni trenta e ha obiettivi ambiziosi. I titolari stanno valutando l’apertura di una pizzeria. È una realtà che nei piccoli paese contribuisce alla socialità ritrovata dopo il Covid. A Quintano, come spiega la sindaca Elisa Guercilena “abbiamo le attività che possono servire a un comune come il nostro. C’è un mini market, una tabaccheria, una parrucchiera, un bar e una pizzeria, uno spaccio di formaggi di capra e un caseificio. Attualmente se qualche attività volesse insediarsi a Quintano dovrebbe stabilirsi nella zona industriale”.

 

Pianengo è vicino a Crema

A Pianengo, come dichiara il sindaco Roberto Barbaglio ‘c’è praticamente tutto. Panificio, salumeria, abbigliamento, farmacia. Mancherebbe un’edicola. (Molte sono le rivendite di giornali che, dopo l’avvento di internet, hanno abbassato le serrande ndr). L’intenzione del comune è di non favorire, sul territorio, né impianti di logistiche, né supermercati in quanto sarebbe la morte del commercio di vicinato. Inoltre Pianengo è molto vicino a Crema quindi non ha bisogno di medie grandi attività in paese”.

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