08-11-2013 ore 20:43 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, il coordinatore di Sel Alvaro Dellera smonta la difesa del Pdl sulla scuola di Cielle. “Siano gli ex amministratori a risarcire il milione di euro alla regione”

“Uno scandaloso scambio affari-politica firmato dall’allora giunta Formigoniana. Negando finanziamenti alle scuole pubbliche per favorire gli amici degli amici in operazioni spericolate condotte a Crema da un imprenditore che certo non rappresentava la tradizione imprenditoriale cremasca, citate giusto sopra a memoria”, così commenta il coordinatore di Sel Alvaro Dellera, in merito agli sviluppi sul futuro della scuola di Cielle.

Altre storie
“Mi riferisco alla conferenza stampa del Popolo della Libertà – specifica Dellera - un lunghissimo peana nel quale non emerge nulla di nuovo se non il proprio adorato ombelico. Cosa centra l’immobile della Charis con la Pan Electric, Porta Nova, l’attuale area della ex Ferriera, la ex Canavese la tripperia Boschiroli, la ex Shelfer la ex Everest o parte dell’ex Olivetti o la Pierina? Altre storie , in alcuni casi anche preistoria”.

Perduto per sempre
“L’immobile Charis è oggetto di sperpero di danaro pubblico, un milione di euro elargito dalla Regione Lombardia per la scuola di Cielle E che ora rischia di essere perduto per sempre. Un milione, dei quattro promessi, arrivato gratis alla Charis grazie all’interessamento di chi oggi come il Pdl cremasco vorrebbe seppellirlo insieme ai creditori alle piccole imprese e ai lavoratori”.

Risarciscano loro il milione
“Il drenaggio di risorse pubbliche – prosegue Dellera - per investimenti privati, azzerando però i rischi d’impresa. Cosa centrano i rispettivi consigli comunali sulla scelta del campus di San Bartolomeo? Mi pare evidente che la prospettiva oggi è fortemente cambiata. E il recupero l’immobile della fallita Charis, avvenuto di recente, è la priorità. E’ priorità morale ed etica ancor prima che economica. Diversamente propenderei per far risarcire il milione di euro, ricordo soldi pubblici, agli amministratori della giunta Bruttomesso che avvallando e forzando le tappe con delibere pilotate (le date parlano chiaro) si sono sporcati le mani”.

Proposta percorribile
Conclude il coordinatore : “Oggi la proposta in campo, del recupero, non è solo percorribile, ma auspicabile. Trovo oltraggioso sbeffeggiare i cittadini cremaschi con la perentoria difesa d’ufficio propria e dell’amministrazione Provinciale , la quale non vuole dialogare apertamente e rendersi disponibile alla risoluzione del problema insistendo sul campus il cui costo è stimato in 23 milioni di euro. L’occasione di terminare l’immobile della Charis con una spesa stimata fra i 4-5 milioni di euro non può non essere approfondita con la necessaria tranquillità che, il fallimento dal punto di vista giuridico impone”.
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