08-11-2013 ore 09:28 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, il PdL difende la scuola di Cielle e chiede di appaltare il polo scolastico di via Libero Comune. Strali contro la "sinistra cavernicola"

"La convenzione in atto sottoscritta tra la Provincia di Cremona e il Comune di Crema per un “campus scolastico” in via Libero Comune rispondeva ad un interesse generale e va rispettata applicandola compiutamente. Ubicare una scuola in un posto piuttosto che in un altro non può certo essere determinato dagli interessi di creditori. Se potesse risultare un buon affare per questi ultimi non lo sarebbe per il sistema scolastico". Ne sono convinti gli esponenti del PdL-Fi di Crema.

Avvallo unanime
" Le ragioni ultime per le quali la Provincia propose l’ampliamento del suo polo scolastico in via Libero Comune erano pregnanti allora e lo sono tuttora. Salini, Fontanella e Orini per la Provincia, Beretta, Zanibelli per il comune di Crema erano nel giusto e la loro proposta, come è avvenuto, ottenne l’avvallo pressoché unanime del consiglio comunale di Crema e del consiglio della Provincia di Cremona".

Economia di scala
Per gli esponenti del centrodestra cremasco "continua a essere meglio e più razionale un campus scolastico in via Libero Comune che uno nell’ex Valcarenga. Produce economie di scala certe. A detta dell’architetto Massimiliano Aschedamini, già in una lista civica con Alloni per sostenere la Bonaldi sindaco, i creditori che rappresenta potrebbero ritirare la proprietà della Charis in liquidazione, completare l’opera del polo scolastico alla Valcarenga e poi cederlo alla Provincia che dovrebbe di conseguenza rinunciare al proprio polo scolastico pensato e progettato in via Libero Comune".

I limiti temporali del primo lotto
"I lavori del primo lotto del campus scolastico di via Libero Comune - argomentano - per una nuova struttura scolastica che accorpi in un unico edificio le tre specializzazioni del liceo Racchetti per essere ultimati nei tempi previsti dovrebbero già essere stati appaltati. Il cronoprogramma inserito nella convenzione tra il comune e la Provincia impone infatti come limite temporale per la sua realizzazione “entro l’anno scolastico 2014/2015”, salvo deroghe per vincoli di bilancio per nuove disposizioni in materia finanziaria. La convenzione non prevede altra ragione di deroga".

Vailati alle Magistrali
"La provincia è oltremodo costretta a dare priorità agli interventi previsti dalla convenzione approvata “nel caso dovessero essere rese disponibili risorse di bilancio a favore dell’edilizia scolastica o finanziamenti pubblici sull’edilizia scolastica”. Ultimato il primo lotto la scuola media Vailati, sempre da convenzione, si sposterebbe nelle ex magistrali, il che equivale ad avere risolto definitivamente un problema sul tappeto da tantissimo tempo".

La convenzione
"Quello era un elemento importante della convenzione, fondamentale e discriminante per la cessione di un’area del comune alla Provincia di 30.544 mq per un valore di quasi 1.800.000 euro ridotti a circa 1 milione di euro per detrazione degli interventi che la Provincia aveva a suo tempo effettuato nelle ex Magistrali, attualmente sede di uno dei licei del classico pari a circa 800.000 euro".

Contratto di disponibilità
"I lavori non sono ancora partiti. Speriamo che i ritardi non siano tali da pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo e non accada che una qualche finanziaria non abbia prima o poi a considerare la “formula del contratto di disponibilità” anch’essa un’elusione del patto di stabilità. Con l’aria che tira, non si sa mai. Quale sarebbe l’interesse della Provincia a cambiare la sede del campus scolastico dopo aver ritenuto che il luogo più idoneo è “nell’area contigua a quella già occupata dal fabbricato sede del Liceo Artistico “Munari” e dell’Istituto Sraffa”?"

Le cattedrali cremasche
"L’immobile della Charis - spiegano i consiglieri comunali di PdL-Fi - non è l’unica cattedrale nel deserto in Crema. Lo sono stati per lungo tempo la Pan Electric, ora Porta Nuova, lo è ancora l’attuale area della ex Ferriera, la ex Canavese piuttosto che la tripperia Boschiroli, la ex Shelfer piuttosto che la ex Everest o parte dell’ex Olivetti o la Pierina. Tante cattedrali che datano lontano nel tempo che qualunque privato sistemerebbe a condizione che la Provincia piuttosto che il Comune lo acquisti o lo remuneri con congrui affitti. Non ultimo il cosiddetto ecomostro di via Indipendenza".

"Sinistra cavernicola"
"Cosa si nasconde poi dietro tanto interesse della sinistra a salvare quell’immobile per nulla idoneo per una scuola pubblica? Forse il senso di colpa di non aver consentito a suo tempo la realizzazione di una scuola paritaria di fronte all’ospedale preferendo mantenerla come un’area di interscambio salvo poi trasformarla in un’area residenziale? Oggi quella proposta di scuola privata sarebbe già una realtà, un importante simbolo di quella libertà educativa riconosciuta dalla Costituzione e tanto ostacolata ancora oggi da una sinistra cavernicola".

La volontà politica
"Qualcuno ritiene che per rinunciare a una parte del campus scolastico in via Libero dirottandolo alla Valcarenga sia necessaria una forte volontà politica senza la quale non si va da nessuna parte. Come se alla volontà politica si possa attribuire un potere taumaturgico tale da far superare oggettivi problemi di natura strategica, giuridica, tecnica ed economica. La volontà politica si è già espressa praticamente all’unanimità in consiglio comunale approvando la convenzione con la Provincia di Cremona. Non c’è ragione per rinunciare all’ampliamento dell’attuale polo scolastico di via Libero Comune. Così la pensa il PDL di Crema e - concludono - non saranno i creditori a convincerci del contrario".
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