Vaiano Cremasco. Via Che Guevara passa a san Francesco: 'per ricordare i valori del creato’

Nella giornata dedicata al patrono d’Italia, l’amministrazione comunale di Vaiano Cremasco ha intitolato una via a san Francesco d’Assisi. Per l’occasione ha partecipato un rappresentante dell’ordine francescano insieme al parroco don Mario Botti e al sindaco Graziano Baldassarre. La via, ricordiamo, era intitolata a Che Guevara. L’amministrazione, dopo pochi mesi dall’insediamento, aveva deciso di cambiare il nome a favore del santo dei poveri. La strada ora si chiama: via san Francesco, già Che Guevara. I residenti non dovranno più cambiare l’intestazione sul domicilio e sui documenti. mentre era in corso l’intitolazione, un gruppo di dissidenti manifestava contro il cambio di nome della via.

‘Ambiente e casa comune’

Nel suo intervento, il sindaco ha evidenziato: “in un mondo in cui la crisi ecologica è una manifestazione esterna della crisi etica, culturale e spirituale della modernità, occorre richiamare i valori del creato, dell’opzione preferenziale per i poveri e della pace che si costruiscono nella vita quotidiana, anche con l’attenzione verso la casa comune. L’intitolazione di oggi (venerdì 5 ottobre ndr) è occasione per rinnovare la devozione e l’impegno affinché ogni giorno, qualunque sia il nostro ruolo nella società, sappiamo sempre lavorare con dedizione e spirito di servizio per difendere i valori più alti dell’uomo”. La via san Francesco d’Assisi, per l’amministrazione Baldassarre, è legata “ad un nuovo umanesimo, per nuove soluzioni di cura del creato, per percorsi di pace e sviluppo umano volti al futuro”.

Il commento dei Verdi

Il gruppo consigliare dei Verdi di Vaiano Cremasco non ha partecipato alla cerimonia di intitolazione della via “non condividendo operazione tutta ideologica nella quale il sindaco Baldassarre senza alcuna preliminare discussione in consiglio comunale fa un processo senza contradditorio ed emette un giudizio negativo su un personaggio storico come Ernesto Che Guevara. La giunta comunale prima di occuparsi di controverse vicende ideologiche deve farsi carico innanzitutto dei problemi reali dei cittadini perché la via in questione da anni necessita di una adeguata asfaltatura della strada, di rinnovare una segnaletica fatiscente e della sistemazione di un’area di lottizzazione mai completata ed in stato di abbandono”.