08-03-2021 ore 14:25 | Politica - Dall'italia
di Sara Valle

Figli dei key workers, il ministero ci ripensa: 'anche per loro attività didattica a distanza'

Il Ministero ci ripensa: i figli dei cosiddetti key workers, i lavoratori essenziali, dovranno seguire le lezioni a distanza. La comunicazione è giunta nella serata di ieri, domenica 7 marzo, per fornire ulteriori chiarimenti “circa il perimetro applicativo” del Dpcm del 2 marzo, dopo la precedente nota emessa lo scorso 4 marzo. Nelle zone diverse da quelle rosse è riconosciuta alle regioni la possibilità di prevedere tramite ordinanza ulteriori limitazioni. In Lombardia, dunque, è sospesa l'attività didattica in presenza “nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado, negli istituti tecnici superiori e nel percorso di istruzione e formazione tecnica superiore". Stabilita anche la sospensione delle attività delle scuole dell'infanzia. Deroghe sono previste esclusivamente per persone con disabilità e bisogni educativi speciali e “nel caso in cui sia necessario l'uso di laboratori”. Riguardo ai figli dei lavoratori essenziali, la nota precisa “nel più recente decreto non trova applicazione il Dm 39/2020 laddove viene prevista la frequenza scolastica in presenza degli studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”.

 

Zone rosse e gialle

Nelle zone rosse è sospesa l'attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Sono previste deroghe per attività di laboratorio, persone con disabilità e bisogni educativi speciali. Nelle zone gialle “gli istituti scolastici di secondo grado si avvalgono di forme flessibili di organizzazione in modo che da un minimo del 50 per cento ad un massimo del 75 per cento sia garantita attività in presenza”. “La parte restante della popolazione scolastica si avvale della didattica a distanza”, salvo le deroghe previste per l'uso di laboratori, studenti con disabilità e bisogni educativi speciali.

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