08-02-2015 ore 21:57 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, Consiglio aperto. L'ex sindaco Bruno Bruttomesso: “sono deluso, mi aspettavo l’amministrazione comunale ascoltasse"

Al Consiglio comunale aperto di venerdì 6 febbraio ha preso parte anche l’ex sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso. Presenza discreta, ha preferito non mostrarsi in pubblico e, nonostante gli inviti a prendere posto in Aula degli Ostaggi, ha seguito i lavori nella sala stampa con estrema attenzione. “Per me è stata un po’ una delusione – ha dichiarato a mente fredda, due giorni dopo l'assemblea – perché pensavo che il Consiglio fosse promosso ed organizzato per sentire i pareri dei cittadini, ma così non è stato”.

 

Momento interlocutorio

“Mi sono sentito un po’ deluso già dall’inizio – ha spiegato l’ex primo cittadino – quando il sindaco ha dichiarato che l’intento dell’amministrazione è quello di proseguire nella realizzazione del progetto. Pensavo che il Consiglio comunale aperto dovesse essere un momento interlocutorio, durante il quale ognuno potesse esprimere la propria oinione ed in base a quello la Giunta avrebbe poi deciso, non il contrario”.

 

Sempre concesso spazi

I rapporti tra l’amministrazione e la comunità islamica cremasca durano da tempo, non certo solo a partire dall’insediamento dell’attuale Giunta di centrosinistra. “Quando ero sindaco – ha ricordato Bruttomesso, sostenuto da una coalizione di centrodestra – più volte ho ricevuto il loro rappresentante: una persona squisita e disponibile. Avendo rispetto di tutte le religioni, gli abbiamo sempre concesso le aree per il culto durante il Ramadan, come la Colonia Seriana e Cremarena. Possiamo concedergli tutti gli spazi che vogliamo ma la moschea comporta dei pericoli”.

 

Pericoli infiltrazioni

L’edificazione del luogo di culto “attirerebbe un altissimo numero di persone. Tra queste, c’è la possibilità si infiltrino alcune personalità non esattamente raccomandabili, per usare un eufemismo. Io sono contrario per via dei pericoli che la moschea potrebbe comportare. Speriamo che venga utilizzata solamente come luogo di culto e non come luogo di reclutamento”.

 

Paragone forzato

“Un’ultima cosa m’ha dato fastidio venerdì sera. Qualcuno ha fatto il paragone con la Sala del Regno, che aveva avuto il nostro avvallo. Le due cose non si possono confrontare: il numero di islamici è nettamente maggiore rispetto ai testimoni di Geova. Crema fa parte dell’Italia, che ha tradizioni cattoliche: ci dicono di porgere l’altra guancia e noi lo facciamo. Non abbiamo nessun tipo di ostilità nei confronti degli islamici”, ha concluso Bruno Bruttomesso.

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