Monte Cremasco, così come altri 25 comuni del cremasco, nel 2024 andranno al rinnovo del sindaco e dell’amministrazione comunale. Il sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini con tutta probabilità si ricandiderà per il terzo mandato e, in attesa dell’appuntamento con le urne, in paese l’amministrazione sta portando a termine diverse opere. Prime tra tutte l’asilo nido che sorgerà a fianco della scuola dell’infanzia e della primaria. I lavori, assegnati all’impresa edile Corna di Bagnolo Cremasco termineranno entro la prossima primavera. La struttura potrà ospitare fino a 28 bambini. Il comune, per questo intervento, aveva già vinto un bando che poi è confluito nel Pnrr. Il costo complessivo dell’opera è di 770 mila euro, di cui 730 mila finanziati dallo Stato.
Vecchia biblioteca e piazzola ecologica
Grazie al bando rigenerazione urbana sono in corso anche i lavori all’edificio che ospitava la vecchia biblioteca. Termineranno tra marzo e aprile. Qui, al piano terra, sarà creata una sala polifunzionale per la collettività, mentre il primo piano sarà adibito ad archivio. L’opera è cofinanziata da regione Lombardia per 360 mila euro a fondo perduto. Lavori in corso anche alla piazzola ecologica. Entro la fine dell’inverno l’intera struttura sarà verrà raddoppiata e messa a norma. Saranno previsti anche due varchi distinti: uno riservato all’entrata e uno all’uscita.
Soddisfatto il sindaco
Il sindaco Lupo Stanghellini si dichiara soddisfatto di quanto ha fatto e sta portando avanti in questi anni di mandato. “C’è tanta carne al fuoco. Oltre a questo ricordiamo che Monte Cremasco è stato tra i primi comuni a muoversi per la comunità energetica. Inoltre è in fase di stesura il Pgt. Come comune abbiamo partecipato al bando Recap per la riqualificazione della vecchia sede municipale. Sono stati sistemati tutti i parchi. In quello di via Moro sono state piantate nuove essenze ed è stato posizionato il monumento a ricordo dei caduti del Covid. Sono state anche installate due colonnine per la ricarica delle auto elettriche in via dei Tigli e in zona municipio. Credo che il numero di opere sia il più corposo dal dopoguerra”.