07-09-2018 ore 20:52 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Comune di Crema. Ecco le priorità a Cinque stelle. Draghetti: 'punteremo sull'ambiente'

Riprende l’attività politica comunale dopo la sosta estiva. L'occasione è propizia per ascoltare dai consiglieri comunali le priorità. Dopo il capogruppo di Forza Italia Antonio Agazzi torniamo all'opposizione con l'esponente del Movimento 5 stelle cremasco.

 

Solleticare l'amministrazione”

“L’attività politica di Crema finalmente riprende, anche se, almeno per noi del M5S, non è mai cessata. Durante l’estate – spiega Manuel Draghetti - grazie al lavoro di squadra dei nostri instancabili attivisti, abbiamo presentato varie interrogazioni con richiesta di risposta scritta agli assessori competenti per poter acquisire alcuni dati e solleticare l’amministrazione su svariate tematiche: dall’amianto, alla morosità delle case popolari, alla semplificazione e trasparenza. Dal prossimo autunno certamente il lavoro si intensificherà, a partire dal tema della sicurezza, molto sentito dai cittadini, attraverso l’apposita Commissione”.

 

Bilancio partecipato e baratto amministrativo

“Massima attenzione a tutte le forme di partecipazione, cuore fondante del nostro Movimento: bilancio partecipato, rispetto al quale presenterò a breve una mozione, baratto amministrativo, referendum e consultazioni popolari, rispetto ai quali lo Statuto del nostro Comune è incomprensibile e confusionario: un vero mester cremasch. Tuttavia, per ricordare chi siamo e da dove veniamo, nei prossimi 4 anni vorrei contraddistinguermi ogni anno per una delle nostre 5 stelle: acqua pubblica, ambiente, connettività, sviluppo, trasporto. In sintonia col consigliere regionale Marco Degli Angeli e col ministro Sergio Costa, il tema dell’Ambiente sarà quello su cui daremo il massimo durante il prossimo anno. La nostra città si trova in una delle zone più inquinate del pianeta e, piuttosto che ricercare cause sempre in qualcosa che va oltre la nostra portata, dovremmo interrogarci tutti, come singoli, ma anche e soprattutto come amministrazione, se ciò che si sta facendo è sufficiente: sul tema ambientale non ci si può mai accontentare”.

 

Il futuro di Scrp

Secondo Draghetti Scrp, ovvero la Società cremasca reti e patrimonio, “ha mostrato la politica fallimentare portata avanti dagli amministratori di Crema, che non hanno saputo rendere la città capofila e collante del territorio. Che futuro può avere con l’uscita di otto Comuni? Nascondersi dietro belle espressioni come “unità” o “coesione” del territorio non può essere l’alibi per non parlare e analizzare i problemi della società, in massima franchezza. Credo che Scrp potrà avere un futuro solo se i soci sapranno sedersi, con la massima franchezza, attorno ad un tavolo e invertire completamente la direzione di marcia. In caso contrario, la fine di questa esperienza non potrà che essere vicina, non per volontà politica, ma solo per la situazione in sé, che, inevitabilmente, porterà allo scioglimento. Ovviamente il mio auspicio è la prima ipotesi”.

 

Innovation hub in via Bramante

“Sull'università la partita non è ancora chiusa. Stiamo lavorando per dare una seria possibilità di crescita all'area universitaria. Stiamo mantenendo i contatti a tutti i livelli istituzionali, dal Comune alla Regione e al nuovo rettore di UniMi, affinché negli stabili di via Bramante si possa ripartire con una proposta di alta formazione. L'obiettivo è quello di arrivare ad implementare un Innovation Hub, dove possano coesistere la ricerca, corsi di laurea, attività formative e di specializzazione e start up. Questa soluzione viene proposta dal M5S Cremasco da anni ed era contenuta anche nel programma elettorale per le elezioni comunali. Purtroppo la politica, ad ogni livello, non ci ha mai dato ascolto. Oggi, al fotofinish, si è deciso di perseguire questa strada: meglio tardi che mai. La speranza è che Crema possa continuare ad avere una sede universitaria in città. In questo caso si tratterebbe di un unicum sull’intero territorio, grazie al quale la città, più attrattiva, godrebbe di maggiori investimenti”.

 

Il futuro sanitario (o scolastico) del tribunale

Per quanto concerne il tribunale “siamo in attesa di verificare gli intenti di Asst e Sanitas: se confermati e se seguiranno fatti concreti dopo le dichiarazioni, ci impegneremo a tutti i livelli affinché la partita si chiuda positivamente in questa direzione. Se questo percorso si arrestasse, come già successo con l’ecomostro di Cielle, la prima azione che l’amministrazione dovrebbe fare è lanciare un concorso di idee alla città e a tutti i suoi professionisti, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare quest’area. Il Tribunale ha chiuso i battenti quasi 4 anni, non mostra segni di degrado, ma la struttura risale comunque alla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 e andrebbe dunque efficientata e ammodernata: andrebbe rivisto il soffitto e alcune delle ex aule, perché le enormi finestre non fanno altro che incamerare calore su calore. In seconda battuta sarebbe necessario pensare all’efficientamento energetico perché l’altezza degli spazi comporta un’elevata dispersione del riscaldamento. Nel caso non andasse in porto l'idea di Sanitas ed Asst si potrebbe realizzarvi una scuola: la struttura richiama già un edificio scolastico, con la grande “piazza coperta” al centro e gli uffici, che potrebbero diventare aule tutt’intorno”.

 

Violenza e intolleranza

“Mi chiede se sono preoccupato dalle manifestazioni di violenza e intolleranza che si susseguono in Italia? Credo che la mamma degli imbecilli sia sempre incinta. La violenza non è mai giustificabile per nessun motivo e, purtroppo, il tipo di episodi che oggi i media ci fanno risuonare a reti unificate ci sono sempre stati: punirli in modo esemplare è ciò che occorre fare. Tuttavia l’obiettivo, soprattutto per una certa stampa, è quello di far passare il collegamento “nuovo governo = più violenza”. Consiglio di mettersi l’anima in pace: questo messaggio non riuscirà ad entrare nelle case degli italiani, che nutrono un elevato gradimento ed enormi aspettative per il Governo del cambiamento”.

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