L’obiettivo di chi sostiene la fusione tra Gruppo Lgh e A2A è “accrescere le potenzialità di una società che pur essendo destinata all’offerta di servizi pubblici essenziali è quotata in borsa. Questo significa che servizi come l’acqua, i rifiuti e l'energia, solo per citarne alcuni, serviranno a fare profitto e a dividere gli utili tra gli azionisti. Come sempre accade quando gli interessi sono privati ma i servizi pubblici, se la società dovesse avere delle perdite, le farebbe gravare sui cittadini con aumenti delle tariffe”. Così Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle, in merito ai rischi della fusione tra le due multiutilities.
Noncuranza dei rischi
Rischi evidenti, secondo l’onorevole del 5 Stelle, nonostante i quali “i politici dei vecchi partiti indistintamente propugnano questa fusione, mentre il M5S, che da tempo mette in guardia sui suoi pericoli, ha recentemente preparato per questo un’apposita mozione che sia oggetto di discussione nel Consiglio comunale cremasco (in allegato). Tutto questo avviene nel disinteresse della stampa e della politica in generale, sempre solerti a utilizzare le armi di distrazione di massa del sistema mediatico”.
La decisione della Corte
“Mentre avviene, arriva la notizia che una sentenza della Corte di Giustizia di Lussemburgo ha stabilito che la meravigliosa A2A, con la quale il gruppo del cremasco e cremonese dovrebbe assolutamente fondersi, dovrà versare la bellezza di 290 milioni di euro: 170 milioni di euro come imposte non versate che sono state qualificate come aiuti di Stato illegittimi e 120 milioni di euro come interessi composti”.
Ripercussioni sui cittadini
“Così se la fusione fosse già avvenuta, il gruppo dei comuni dei cremasco e del cremonese si sarebbe ritrovato improvvisamente schiacciato da un macigno di quasi 300 milioni di euro, di cui tutti erano a conoscenza visto che la vicenda giudiziaria va avanti da oltre un decennio, ma di cui nessuno ha mai parlato. Un debito che sarebbe stato pagato dai cittadini con l'aumento delle tasse locali”.
I pareri dei sindaci
“Ecco quali sono i pericoli a cui vanno incontro i cittadini nel lanciarsi, spinti da politici collusi o incapaci, in operazioni finanziarie di cui non sono sufficientemente informati. Che cosa hanno da dire in proposito i sostenitori della fusione? Che cosa hanno da dire a proposito i sindaci Stefania Bonaldi e Gianluca Galimberti, che hanno tanto cavalcato la battaglia contro l'inceneritore – conclude Toninelli – e con la fusione conferiranno l’inceneritore a A2A, che fa dell'incenerimento un suo punto di forza?”