07-08-2019 ore 17:51 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Prosecuzione servizi. Dal Comune di Crema un "contributo straordinario" per Finalpia

Il Comune di Crema ha stanziato un contributo di cinque mila euro, una tantum, “di carattere straordinario, mediante prelievo dal fondo di riserva, al fine di garantire la prosecuzione dei servizi e delle attività di interesse per la collettività cremasca svolte dalla Fondazione opera pia marina climatica cremasca”. Come evidenziato nella delibera di Giunta (in allegato) la Fondazione opera pia marina climatica cremasca onlus è senza scopo di lucro e ha sede in piazza Duomo 25, presso il Comune di Crema. La finalità è “l’assistenza sociale e sociosanitaria da realizzare finanziando prestazioni di ospitalità e accoglienza in favore di minori, anziani non autosufficienti o autosufficienti bisognosi di cure climatiche e soggetti disabili”.

 

Canoni scaduti e non pagati”

È proprietaria di immobili a Finale Ligure, nella frazione Finalpia, “concessi in locazione alla Comfort Hotels & Resort S.p.A. unitamente alla gestione della struttura ricettiva con funzione di tipo alberghiero”. Il gestore “risulta attualmente moroso per la somma complessiva di 161.581,28 euro per canoni scaduti e non pagati dal 1 gennaio 2017 al 30 aprile 2019, per Imu non versata alla proprietà (come da convenzione in essere) e relative sanzioni, nonché mancato rimborso della quota per la registrazione del contratto”.

 

L’azione legale

La Fondazione ha intrapreso un’azione legale “per il recupero delle somme dovute e per ottenere la liberazione degli immobili di proprietà e valutare altre soluzioni gestionali”. Come sottolinea il documento della Giunta si è generata “una situazione di difficoltà economica per la Fondazione con gravi ripercussioni sulle attività di assistenza sociale e sociosanitaria dalla stessa erogate a favore dei cittadini cremaschi”. Non solo: “l’attività svolta dalla Fondazione rientra tra le finalità perseguite dal Comune consistendo nella cura del benessere psicofisico della popolazione ed in particolare delle categorie più fragili della stessa”.

1570