Trasporto pubblico locale, lunedì in vigore il nuovo contratto. Interrogazione urgente di Eugenio Vailati. Il nodo dei 24 mila chilometri, le corse antieconomiche ed i servizi notturni
A partire da lungedì 10 giugno entrerà in vigore il nuovo contratto approvato dal Consiglio Provinciale relativo al Trasporto Pubblico Locale. Al riguardo il consigliere provinciale del Partito Democratico, Eugenio Vailati, ha presentato un'interrogazione urgente chiedendo che venga discussa quanto prima.
Il nuovo contratto
"Il nuovo contratto, frutto di una gara che ha aggiudicato il servizio ad un'associazione temporanea di impresa costituita da Autoguidovie spa, Miobus srl, Km spa, Line spa e Star spa, ha come scopo l’avvio di un servizio più razionale ed efficiente a fronte di un cospicuo risparmio".
Rinnovo dei mezzi
"Tra gli obbiettivi raggiunti - spiega Vailati - il rinnovo parco mezzi con 92 nuovi autobus in 8 anni per un investimento di 20 milioni di euro, la riduzione dell’impegno di spesa pari a 745.000 euro all’anno che su 8 anni sarà di 6 milioni di euro e la creazione di un plafon di chilometri a disposizione dei comuni per le loro nuove esigenze insorte".
Forme di controllo
Secondo l'esponente democratico va tenuto conto che "il TPL è una prestazione fondamentale che nella salvaguardia del pubblico servizio vede chiamata l’ente pubblico Provincia a farsi carico delle esigenze della comunità e a fornire le linee delle priorità al di là del, seppur fondamentale, risparmio economico". Non solo, la Provincia "ha il dovere di esercitare le forme di controllo dell’ATI aggiudicataria e di farsi carico delle eventuali nuove esigenze non espresse nel capitolato. In questi giorni si sono viste forme di protesta, spesso dovute ad una assenza di tempestiva e corretta informazione, a fronte dei nuovi orari e alla soppressione di corse".
Salvaguardia del servizio pubblico
Nel documento Vailati ha inserito alcuni quesiti: "Come si intende sopperire ad una rapida e precisa informazione a partire magari proprio dai comuni interessati ai cambiamenti ? Si ritiene che la salvaguardia del servizio pubblico sia un primario obbligo dell’ ente pubblico Provincia? Come si intende favorire le istanze del servizio pubblico che non sono al momento contemplate in quanto diseconomiche, per esempio corse di collegamento tra comuni che non fanno parte della tratta Crema-Milano?"
I risparmi
L'esponente del Partito Democratico chiede di sapere "se si intendono usufruire e come, i 745.000 euro all’anno risparmiati : magari utilizzandoli per esigenze del pubblico servizio?" Non solo, ma anche "come usufruire dei chilometri messi a disposizione della società aggiudicataria per le esigenze che potrebbero nascere, ricordo che solo per Crema si parla di 24.000 chilometri?"
Corse cancellate
Tra i punti da chiarire, anche "la gestione delle linee: è unica o è ancora divisa tra le aziende che compongono la RTI?" chiede Vailati, che vorrebbe delucidazioni anche alle azioni "nei confronti dell’azienda per sopperire alle eventuali carenze e disservizi creati dal servizio". Tra i punti critici "le risposte che si intendono dare ai cittadini rispetto a quelle corse che verranno cancellate, perché non vantaggiose economicamente, ma che comunque rispondevano ad un esigenza?".
Servizi notturni
In chiusura Vailati interpella l'amministrazione provinciale per sapere se "si intendono promuovere con l’azienda percorsi per promuovere ed inserire nuovo servizi soprattutto per le tratte notturne che collegano i paesi alle città di Cremona e Crema? Se si, in che modo?"