07-04-2015 ore 18:34 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Consiglio comunale, la seconda volta di Renato Stanghellini: "voterò secondo coscienza, solidarietà come parola d'ordine"

“Non parto con linee guida pre-impostate, valuterò di volta in volta le proposte della maggioranza. Come ho già avuto modo di dimostrare durante la seconda legislatura di Claudio Ceravolo, non svolgerò precisi compiti né mansioni: voterò come ho sempre fatto, a favore del bene della cittadinanza ed in perfetta trasparenza”. Così Renato Stanghellini, storico presidente dei Pantelù, che da giovedì – quando il Consiglio comunale voterà il bilancio di previsione 2015 – prenderà il posto del dimissionario Mario Lottaroli in sala degli Ostaggi.

 

Il tema partecipate

Anzitutto il tema delle partecipate, che spesso ha provocato attrito tra la maggioranza ed il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista. “La questione di Lgh – commenta Stanghellini – sarà da valutare approfonditamente, ma non mi farò remore a votare contro se non mi troverò d’accordo con la maggioranza. Sul tema della partecipate mi sono già battuto 10 anni fa, ad esempio contro la cessione della colonia di Finalpia alla Icos e sulle farmacie municipalizzate. Nel primo caso la storia mi ha dato ragione; rispetto alle farmacie, sarebbe un errore grossissimo alienare un gioiello che produce reddito per il Comune”.

 

La libertà di culto

Esponente di Rifondazione Comunista della prima ora e laico convinto, Stanghellini ha le idee chiare anche rispetto alla realizzazione di un luogo di culto islamico a Crema: “come ho sempre detto, io permetto a tutti di pregare nel modo in cui più gli piace. Ognuno deve avere il diritto di esercitare la sua fede più liberamente possibile, pregando secondo la sua dignità e la sua coscienza. Sin da quando ero un ragazzino sono stato educato ad amare il prossimo mio come me stesso: è una concetto che m’è rimasto impresso e al quale non intendo rinunciare”.

 

La militanza nei Pantelù

Succedendo a Lottaroli (che ha rassegnato le dimissioni in mattinata), Renato Stanghellini lascia il ruolo di presidente dei Pantelù. “La solidarietà rimane comunque la mia parola d’ordine – aggiunge il neoconsigliere – continuerò a battermi per una società migliore. In realtà, io non lascio niente: ho rassegnato le dimissioni da presidente ma rimango e per sempre rimarrò un Pantelù. È vero: non potrò più firmare i documenti, ma rimarrò sempre al suo fianco. Sarò in piazza il 25 aprile, l’1 maggio starò ai fornelli a cucinare alla festa del sindacato e non mancherò a nessuna iniziativa”. 

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