07-03-2016 ore 18:21 | Politica - Crema
di Ilaria Bosi

Forza Italia, la resa dei conti. Ancorotti: “da chiarire la posizione di Agazzi”

“Non sono deluso, anzi. Guardando l’esito del voto ad essere sincero mi viene da dire pericolo scampato”. È un Renato Ancorotti sereno e ironico quello del giorno dopo il congresso per il coordinamento cittadino di Forza Italia che ha incoronato quale numero uno di piazza Marconi Gianmario Donida.

 

Partiamo dai numeri: 134 voti per Donida, 127 per lei.

“Una sconfitta decisamente di misura. Determinante sicuramente il voto di Antonio Agazzi come grande elettore. L’ha confermato lo stesso Agazzi parlando con voi giornalisti e scrivendolo su Facebook”.

 

Secondo i suoi sostenitori il voto di Agazzi non è regolare. Sono considerati grandi elettori i soci di Forza Italia che sono eletti nelle assemblee comunali, provinciali e via dicendo. In fase di congresso a loro spettano 20 schede. Dove sta il problema?

“Agazzi non siede in consiglio comunale per Forza Italia ma per una sua civica chiamata Servire il cittadino con un gruppo consigliare autonomo. In consiglio comunale non rappresenta la linea politica di Forza Italia ma la sua personale tant’è che spesso vota in difformità rispetto a quando stabilito dal partito. Non mi sembra logico che una persona che fa politica e amministrazione al di fuori delle file di Forza Italia possa pesare negli equilibri di congresso in modo cosi determinante”.

 

A proposito di equilibri: guardando la composizione del direttivo più che una vittoria di Donida sembra un pareggio. Siete 10 a 10. E adesso?

“Ecco perché il mio commento è “pericolo scampato” non vorrei essere nei panni di Gianmario a dover gestire questa situazione. Ora si apre una fase davvero complicata. Per prima cosa sarà molto difficile creare un gruppo di lavoro che lavori in armonia: la campagna per il congresso è stata portata avanti in modo molto cruento da persone vicino a Donida. La mia storia personale insegna che per avere successo devi promuovere la tua azienda e i tuoi prodotti non – mi conceda il termine- sputtanare gli altri. In alcuni casi sono arrivati degli attacchi molto pesanti sul piano personale nei miei confronti ma soprattutto nei confronti di una persona che aveva deciso di sostenermi (Simone Beretta- ndr). Questo non porta sicuramente ad un clima sereno. Sono io l’uomo di Beretta oppure Donida è l’uomo di Agazzi? E, appunto, c’è sempre la posizione di Agazzi da chiarire”.

Cioè?

“L’endorsement pubblico ha il sapore del messaggio “Io ti ho fatto vincere”. Ribadisco ho dubbi sulla posizione di Agazzi. Se sei di Forza Italia lo sei sempre. Non quando ti fa comodo. Ricordo che Agazzi ha prima fondato un gruppo autonomo con la sua lista da sindaco Solo cose buone per Crema poi un secondo gruppo quello che rappresenta oggi, ribadisco esterno a Forza Italia, che si chiama Servire il cittadino. Mi sembra che ci sia qualcosa di poco logico che sfugge al buon senso”.

 

Ora cosa farete?

“Decideremo assieme agli eletti cosa fare. Se Donida si definisce “la punta dell’iceberg” ora vediamo l’iceberg emergere in tutta la sua interezza. E l’iceberg è Agazzi. Non so come si sposi questo con la definizione “il nuovo che avanza” visto che al pari di Beretta anche Agazzi è in consiglio comunale da qualche decennio e riaffiora nel partito attraverso strategie da prima Repubblica. Mi sembra la trama del Titanic. Ho paura che la nave farà la stessa fine”.

 

Come ha vissuto questo congresso?

“Ero presente in sala: non mi sono piaciuti i momenti di tensione scaturiti da alcuni interventi da “resa dei conti” ma ero sereno, mi sono sentito parte di una famiglia. Molti gli amici che sono venuti – anche un po’ a sorpresa - a votare per me unitamente a gente mai vista prima. Uno degli scrutatori del seggio, vicino a Donida, mi ha confermato che erano sicuri di vincere con una maggioranza schiacciante ovvero 150 voti per loro 70 per me. Sono quindi felice del risultato: in meno di dieci giorni la mia squadra è riuscita a convincere lo stesso numero di numero di persone per cui loro hanno lavorato un anno. E lo sottolineo ancora: senza che io potessi controllare voti al di fuori del mio, senza tessere regalate, ma contando solo ed esclusivamente sul supporto dei soci, quelli presenti alle attività del partito. Forzisti e berlusconiani veri e non dell’ultimo minuto”.

 

Si apre un nuovo capitolo per Forza Italia? Le elezioni amministrative del 2017 si avvicinano.

“Per come stanno le cose oggi mi viene in mente un nuovo titolo per un nuovo film: Proviamo a perdere 2 o per rimanere sul classico Una poltrona per due”.

 

Pare piuttosto catastrofico..

“Sia Agazzi che Donida non hanno mai nascosto l’ambizione di essere il candidato sindaco del centro destra e quindi sarà curioso stare a vedere chi la spunterà. Probabilmente Stefania Bonaldi comincerà a dormire sonni tranquilli almeno su questa partita. Se non cambieremo la rotta potrà vincere senza campagna elettorale e senza spese”.

 

Si dice l’abbiano contattata prima del congresso offrendole il ruolo di presidente del coordinamento comunale in cambio del ritiro della candidatura. Vero o falso?

“Verissimo. Ho risposto no grazie. Che senso avrebbe avuto accettare un ruolo solo per me? Per salvare la faccia da un'eventuale sconfitta? Io se scendo in campo gioco la partita e mi assumo il rischio di andare fino in fondo assieme al mio gruppo. Lealtà per me non è solo una parola”.

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