07-01-2016 ore 19:59 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Ex tribunale, Agazzi contesta il banco pubblico del Comune per recuperare l'immobile vuoto dal settembre del 2013

La prima reazione politica all'annuncio dell'avviso pubblico del Comune per "acquisire con trasparenza ed ufficialità" alcune manifestazioni di interesse riguardanti il riutilizzo dell'immobile dell'ex tribunale, vuoto dal settembre del 2013 è di Antonio Agazzi, capogruppo della lista civica di centrodestra Servire il cittadino, secondo cui “Bonaldi e il PD - nel male - sono coerenti con se stessi, fanno tutto fuorché tentare di recuperare a Crema e all'area omogenea cremasca il proprio tribunale e la propria procura della repubblica. Un'operazione fattibile solo finché l'immobile resta privo di una nuova destinazione, come ora”.

 

Tra Crema e Cremona

L'ex immobile di via Maccallé, aggiunge l'esponente di minoranza, potrebbe restare vuoto “per poco, ahimè; operazione giustificabilissima, considerato anche il grido di dolore del procuratore della Repubblica di Cremona per le carenze di organico, ma io aggiungerei considerati anche le inefficienze, i ritardi nell'erogare il servizio Giustizia, i mancati risparmi, figlie tutte queste negatività, di un accorpamento che si è tradotto in disservizio per tutto il territorio della ex Provincia di Cremona”.

 

Azioni

In sostanza, conclude Agazzi, “complimenti a Pizzetti, a Bonaldi, al PD che esprime, per altro, il premier e il ministro della giustizia Andrea Orlando e, potendo agire, non lo fa perché Pizzetti non vuole?!”. Con ogni probabilità, anche se questo aspetto non mancherà il consueto rimpallo di responsabilità tra gli opposti schieramenti. Ciò che è certo è che sulla vicenda l'amministrazione si è mossa con grande decisione, contando evidentemente su concrete possibilità di sviluppo.

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