“Il ponte di via Cadorna: un problema affrontato dalla parte sbagliata”. Giovedì 5 dicembre, su richiesta delle minoranze, si è tenuta la commissione patrimonio sul progetto del ponte. Nonostante la mancanza del sindaco l’amministrazione ha illustrato le attese stime. Per Laura Zanibelli, consigliera di Forza Italia, non sono state fornite certezze: “solo di stime si parla, l’unica sicurezza sembra essere la data dell'incontro con la Sovrintendenza, ma taciuta ai presenti, così come la chiusura del ponte”.
‘Prioritario risolvere il problema viabilistico’
“Nulla a procedere per il rifacimento della viabilità da via Brescia a via Libero Comune, né per un ponte provvisorio a fronte della diminuzione stimata del periodo di chiusura a sei mesi”, prosegue la consigliera di minoranza, definendo la situazione inaccettabile per chi “vive e lavora nei quartieri di san Bernardino e Castelnuovo, per chi proviene dalle vicinanze e per l’intera città”. Nel 2021 vi era la necessità di intervenire, “ora, seppur il ponte sia ammalorato, è considerato comunque stabile e si può aspettare fino al 2026. Se così è, il problema continua ad essere affrontato dalla parte sbagliata: prima si risolva il problema viabilistico. Nel caso di chiusura del ponte si rifletterà, oltre che sui quartieri, anche su tutta Crema e territori limitrofi, tangenziale compresa”.
‘Inaccettabile isolare i quartieri’
“Dal 2020 sono stati spesi soldi su progetti che non sono serviti e sapremo la cifra esatta grazie all’interrogazione depositata da Forza Italia”, ha proseguito Zanibelli. “Pare che nessuno sembra assumersi le responsabilità per i soldi spesi e le indicazioni date ai tecnici - sempre gli stessi – impegnati per più di un progetto. Non ci accontentiamo di sentirci dire che comunque si operi, sempre disagio ci sarà. L'obiettivo è non isolare quartieri della città, cosa che l' amministrazione Bergamaschi continua invece a sostenere”.