06-09-2018 ore 20:34 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Comune ed Scrp, futuro di università e tribunale, ecco le priorità di Antonio Agazzi

“Può apparire eccentrico ma anche con il Bonaldi bis la situazione non è migliorata. Le manutenzioni, l’ordinaria amministrazione, la cura della città rimangono una priorità”. Così Antonio Agazzi, capogruppo di Forza Italia, alla ripresa dell’attività politica dopo la pausa agostana. Secondo l’esponente azzurro “si pensa a riqualificare Piazza Garibaldi e si perde di vista l’abc della buona amministrazione, ovvero la pulizia della città, il rifacimento del manto stradale, la manutenzione degli edifici pubblici, lo sfalcio del verde pubblico”.

 

Grande distribuzione, carcere e ciclabili
“Spuntano rotatorie manifestamente a servizio di soggetti della grande distribuzione, si modifica in modo radicale la viabilità interna al P.I.P. di santa Maria, si insiste nel voler alienare le ex carceri per finanziare una ciclabile e non si mette mano alle molte criticità delle ciclabili esistenti, compresa l’incompiuta Madignano-Crema. I veri nodi da affrontare sarebbero le tante aree dismesse da riqualificare, quelle degli ‘Stalloni’, della Pierina ma, ahimè, ho perso la speranza che ciò accada anche nel secondo mandato di Stefania Bonaldi che, in dieci anni, rischia di non risolvere un nodo strutturale di questa città”.

Il futuro di Scrp

Per Antonio Agazzi “Scrp ha svolto un importante ruolo propulsivo e di collante nel contesto del territorio cremasco, con riferimento a molti servizi e gestioni di assets patrimoniali, di parecchi dei quali si è correttamente alleggerita. Può avere un futuro? Penso di sì, continuando a gestire servizi ed assets non meno importanti: Consorzio.it, varchi, canile, impianti fotovoltaici, rifiuti, Lgh. Quindi divenendo sempre più il braccio operativo dell’Area Omogenea cremasca come centrale unica di committenza, per il controllo dei servizi pubblici esternalizzati, per le funzioni associate dei Comuni, gli investimenti in infrastrutture sovracomunali, in primis la caserma dei Vigili del fuoco. Errori da correggere? L’eccessivo ricorso a consulenze, il personale da riqualificare. Non vorrei che venisse archiviato il tutto: si commetterebbe l’errore di disperdere competenze, compattezza territoriale da giocare in contesti istituzionali di livello superiore”.
 

Cosa fare del tribunale

“In merito all’ex Tribunale, resto dell’idea che il sindaco di Crema e i colleghi dell’Area omogenea cremasca dovrebbero verificare la fondatezza degli impegni contenuti nel cosiddetto ‘Contratto’ - sulla cui base è nato il Governo Lega-M5S. Al capitolo ‘Giustizia’ mette nero su bianco la possibilità di riapertura di sedi soppresse dei Tribunali. Non mi affretterei a individuare una nuova funzione socio-sanitaria all’immobile. A maggior ragione ora che il Consiglio comunale - senza il voto di Forza Italia - ha mutato la destinazione d’uso della cosiddetta ‘Scuola di CL’ da ‘area per servizi e attrezzature per l’istruzione’ ad ‘area per servizi e attrezzature sanitarie’. Chi ci andrà più se il polo socio-sanitario decollerà altrove? Ma che modo di programmare è mai, poi, questo? L’amministrazione comunale pare davvero in balia delle contraddittorie e mutevoli proposte di qualche privato”.

 

Il futuro del polo universitario

Per quanto riguarda l’Università la classe politico-amministrativa e anche il mondo economico non sono stati all’altezza della presenza a Crema di un’opportunità sfidante quale quella che i compianti Guido Torriani e Gianni Degli Antoni hanno offerto al nostro territorio all’indomani della chiusura dell’Olivetti: carenti le manutenzioni, imperdonabile la pervicacia con cui, anziché trarre spunto da tale qualificata presenza per internazionalizzare le imprese, si è cercato di provincializzare l’Università. Ora tutto si fa più complesso e non è affatto scongiurato il rischio che si persista nel confondere l’istruzione universitaria con la formazione professionale; a Cremona e non solo vedo che, invece, si potenzia la presenza con l’Università Cattolica, per esempio, in procinto di trasferirsi e ampliarsi nella nuova sede di Santa Monica, il tutto nel contesto di un accordo di programma: ma a Cremona hanno anche un Arvedi che a Crema non si vede all’orizzonte".

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