06-06-2024 ore 11:38 | Politica - Crema
di Giulia Tosoni

Terzo ponte, Finalpia, rimpasto. Italia Viva: 'il sindaco come Maga Magò non uscirà indenne'

A distanza di 15 giorni dal consiglio comunale sul quale sembra essere calato il silenzio, Italia Viva vuole mantenere sveglia l’attenzione. È Giovanni Delogu a porre l’attenzione su varie tematiche: “il ponte di via Cadorna non è più un problema? Il ponte provvisorio non ha più motivo di essere considerato? Ed il terzo ponte, indispensabile, sarà considerato al di là di una rivisitazione del futuro nuovo piano regolatore? Insistiamo nel dire quanto l'attuale ipotesi di tangenzialina verso la zona industriale sia sbagliata ed ancor più sbagliato è il rifiuto a non considerare un confronto con la nostra proposta”.

 

Tante domande, nessuna rispsota

“Ci sono problemi atavici caduti nel silenzio – ha continuato Delogu – il rudere di Comunione liberazione, gli Stalloni, l'eco mostro di via Indipendenza, solo per citarne alcuni. Qualcuno ha notizie di Finalpia? Con Crema della bellezza non si riparano i marciapiedi, provate a vedere quelli di via Verdi, dove i passanti rischiano tutti i giorni la loro incolumità. Ci sono strade che non conoscono asfalto da decenni. Pensare che la pulizia della città si affronti con l'elefantino portato in processione in piazza Duomo è pura distrazione di massa. Si fa uno spot sulle difficoltà dei disabili, sulle sedie a rotelle e chi la fa? Chi al governo della città, ormai da più di 10 anni, avrebbe dovuto occuparsene e dare soluzione alla eliminazione delle barriere architettoniche! Si crea un problema inesistente al Montessori. Si fa uno spot sull’inaugurazione della ciclabile per Campagnola portando a vanto la conclusione dopo 17 anni dall'accordo fra comuni. Sarà un esempio per il sottopasso? Abbiamo notizie della piscina, del bocciodromo, della gestione dei parcheggi? Mi fermo qui”. 

 

Maga Magò contro Merlino

Anche Simone Beretta non si è di certo risparmiato dall’esprimere il suo dissenso: “personalmente ho rilevato tre problemi: la questione del ponte, la decapitazione del Cda di Finalpia e le barriere architettoniche, delle scelte scandalose”. Per il consigliere di Italia Viva “a Bergamaschi è caduta la maschera del perbenismo e si è scoperto per quello che è: una persona rancorosa, astiosa, incapace di reggere l’esame”. Sono tanti per Beretta i silenzi del sindaco: “tutt'ora non ha spiegato perché ha rimpastato. Per nulla coraggioso, non può pensare di cambiare con un maquillage le deleghe di un partito. Bergamaschi come Maga Magó non uscirà indenne dalle sue responsabilità perché prevarranno i tanti saggi Merlino”.

1628