06-06-2015 ore 12:37 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Servizio di igiene urbana, Rifondazione comunista: “prevedere premi per chi non conferisce agli inceneritori”

Rispetto all’affidamento del servizio di igiene urbana nel territorio cremasco, il direttivo cremasco di Rifondazione comunista – riunito il 4 giugno – ha espresso alcune criticità. Le problematiche sono legate al bando di concorso, nel quale non viene fatto cenno a incentivi ad aziende che non conferiscano ad inceneritori, a tariffe agevolate per i cittadini e al numero di Comuni serviti.

 

Incentivi alle imprese

“Stendendo un velo pietoso sui problemi legati alle consulenze pagate da Scrp, pertanto da tutti i cittadini – spiega il segretario di RIfondazione, Piergiuseppe Bettenzoli – per realizzare la gara, non comprendiamo perchè non venga previsto un criterio premiante per le aziende o società che parteciperanno alla gara e che dichiareranno di non gestire un impianto di incenerimento dei rifiuti o, perlomeno, che si impegneranno formalmente, pena la revoca dell'aggiudicazione, a non conferire ad inceneritori frazioni di rifiuti raccolti nel territorio cremasco”.

 

Sgravi ai cittadini

Secondo Rifondazione, il bando di gara presenta lacune anche in merito alla questione tariffaria: “riteniamo – aggiunge Bettenzoli – che debbano essere previste tariffe agevolate a favore dei cittadini che riducono la quantità dei rifiuti (ad esempio diminuendo la quantità degli imballaggi e delle bottiglie di plastica) e a favore di coloro che migliorano la qualità della differenziata”.

 

Il servizio sul territorio

Infine, la diffusione del servizio di igiene ambientale così com’è prevista da Scrp, in veste di stazione appaltante: “a Rifondazione comunista sembra troppo bassa la percentuale prevista dei Comuni che verranno serviti entro il 2020 con il sistema della tariffa puntuale, ovvero solo il 20% – conclude Bettenzoli – e riteniamo che entro tale data possano essere raggiunti almeno il 40% dei Comuni aderenti”.

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