C’era una volta un sogno, che affonda le sue radici nella primavera del 1982, quando un gruppo di giovani, su Punto a capo, lanciarono l’idea e fondarono un comitato per il riutilizzo degli Stalloni di Crema. Quella di ieri sera, per il consiglio comunale di Crema, è stata “una festa della politica". Tra gli applausi di un folto pubblico, poco prima delle 23.30 di ieri sera, il consiglio comunale ha approvato con 21 voti favorevoli e un astenuto, lo schema di contratto: il comune concede l’ex tribunale in comodato d’uso gratuito alla regione e con la stessa formula riceve il comparto degli ex Stalloni. Come sottolineato dal sindaco Fabio Bergamaschi “un sogno lungo quasi cinquant’anni diventa finalmente realtà”. La struttura di via Libero comune, chiusa dal governo nel 2013 con l’accorpamento della funzione a Cremona, è destinata “ad un ampliamento sanitario” dell’ospedale. Il complesso di via Verdi diverrà un “polo di Welfare e polo socio-sanitario”. La reciproca concessione dei beni “oggi è in comodato d’uso gratuito, come fase preliminare di una permuta già all’orizzonte come impegno tra le parti, che sancirà definitivamente il nuovo assetto proprietario”.
Rigenerazione
Il sindaco ha incassato i complimenti della maggioranza per il lavoro che Walter Della Frera ha definito “certosino e silenzioso”, perseguito con “tenacia”. L'accordo rappresenta per il primo cittadino “una vittoria doppia, di altissimo profilo amministrativo e ancor più importante valore politico per la città di Crema ed il suo territorio. Sblocca in un sol colpo una situazione di lungo stallo e di tentativi frustrati su entrambi i fronti, aprendo scenari di sviluppo fondamentali in entrambe le direzioni. Due immobili in proprietà dei due enti ad oggi ben lontani dall’esprimere il loro elevato potenziale per la comunità cremasca possono ora essere rigenerati, rinascere in una nuova veste, esprimere un valore importante dal punto di vista sociale ed urbanistico”. Dai banchi dell’opposizione, oltre ai “sentiti riconoscimenti” per la progettualità della regione, ha fatto capolino qualche dubbio e non è mancato qualche timore per le future capacità dell’amministrazione di riuscire a realizzare compiutamente il progetto, riuscendo al contempo a finanziare le spese di mantenimento degli oltre 30 mila metri quadrati degli Stalloni.
Al servizio del territorio
Emozionato anche il sottosegretario regionale al patrimonio, Ruggero Invernizzi: a nome della regione ha ricordato l’importanza dell’accordo, ripercorso le tappe della collaborazione ed espresso la convinzione che la politica, quando si pone in ascolto e al servizio delle esigenze dei cittadini e dei reciproci territori, è in grado di realizzare progetti che a prima vista sembrano impossibili. All’accordo, realizzato dopo anni di interlocuzioni e lavoro di una moltitudine di uffici, hanno partecipato cinque direzioni generali. Bergamaschi ha ringraziato pubblicamente il capo di gabinetto Stefano Bressani, l’assessore Bertolaso, il presidente Fontana, i consiglieri regionali del territorio, Piloni, Vitari e Ventura e il vicesegretario regionale Superti, oltre ai direttori dell’Asst Cominelli e Ramponi, i rispettivi staff tecnici, che hanno ottimamente lavorato insieme a quello comunale: “So di essere stato insistente e me ne scuseranno, ma questo grande risultato non sarebbe stato possibile senza la loro collaborazione. Oggi sono felice di festeggiarlo idealmente insieme a tutti loro, in consiglio comunale”.