05-04-2021 ore 17:38 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Edilizia pubblica, i residenti chiedono 'interventi rapidi per i problemi strutturali'

Interventi rapidi per risolvere problemi urgenti ed interventi strutturali di ampio respiro. Questi, secondo il Comitato case popolari, devono essere i capisaldi del piano casa per l'edilizia pubblica di Crema. Poche ore dopo aver incontrato l'assessore al welfare Michele Gennuso i componenti del comitato si sono messi in moto per distribuire agli altri inquilini un volantino per far conoscere più diffusamente le loro proposte. “Il decreto legge 34/2020 prevede, anche per le abitazioni pubbliche, sgravi fiscali fino al 110 per cento per interventi di riqualificazione, efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica. Pensiamo che questa sia un’opportunità da cogliere sia dall'amministrazione comunale che dall’Aler”.

 

Interventi per il futuro

Secondo i promotori gli interventi strutturali si rendono necessari “tanto per gli abitanti di oggi, quanto per quelli di domani al fine di rendere più confortevoli gli alloggi. Inoltre l’apertura di nuovi cantieri fungerebbe da volano economico per le imprese e l’occupazione del territorio”. L'obiettivo è alto: “si tratta di conservare e migliorare l’ingente patrimonio pubblico riducendo al contempo le emissioni nocive per l’ambiente”. Per questo chiedono anche l'intervento della Regione: “riteniamo che debba essere chiamata in causa a fronte di un progetto di così ampio respiro e dalle rilevanti implicazioni sociali”.

 

Dialogo con l'amministrazione

Certo la disponibilità dell'amministrazione è già un passo avanti: “quello col comune è stato un incontro positivo nel corso del quale abbiamo riscontrato un'importante disponibilità al dialogo ed alla soluzione dei problemi. Riteniamo fondamentale la nomina da parte dell'amministrazione comunale del referente unico per le questioni inerenti l'edilizia pubblica della città. Abbiamo insistito sulla necessità di progettare interventi strutturali che guardino al futuro, in caso contrario temiamo che il prezioso patrimonio pubblico sia destinato ad un progressivo degrado”.

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