ultimo aggiornamento ore 21:04
Castelleone è stato tra i comuni del Cremasco ad attivare l’estensione dell’Assistenza domiciliare minori sul territorio e consentire alle persone con fragilità di poter procedere nella continuità didattica. Come spiega il sindaco Pietro Fiori “nel decreto governativo si spiega che sono in corso di predisposizione strumenti a sostegno delle famiglie che si trovano a fronteggiare la chiusura delle scuole. Misure quali, per esempio, il congedo parentale. Per i bambini e ragazzi diversamente abili, delle scuole elementari e medie, la proposta è quella di procedere con l’estensione dell’Assistenza domiciliare minori, in quanto il Servizio di assistenza ad personam vero e proprio non può tecnicamente essere applicato a domicilio ma solo a scuola. Le risorse utilizzate sono senza aggravi finanziari per il Comune”.
Spesa sociale
Secondo Fiori “la spesa sociale va garantita perché va a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. In questi anni la spesa per l’assistenza ad personam è aumentata, in quanto è aumentato il numero delle certificazioni. Le amministrazioni, così come gli enti locali quali Comunità Sociale Cremasca, fanno la loro parte, ma servirebbe sostegno dagli enti superiori”. Il primo cittadino di Castelleone plaude al lavoro corale che si sta facendo per fronteggiare l’emergenza, a partire dai sindaci dell’Area omogenea cremasca: “stanno operando in sinergia. Vanno ringraziati il presidente dell’area vasta Aldo Casorati, il presidente della provincia Mirko Signoroni e il sindaco di Crema Stefania Bonaldi. In questo momento storico, i veri eroi sono i medici, infermieri, paramedici e volontari del soccorso che si stanno impegnando fino allo stremo per contrastare questo virus. A loro va tutta la mia solidarietà”.
Problemi per la scuola superiore
Se per la scuola primaria e secondaria di primo grado la questione sembra risolta, il problema sembrerebbe nascere per l’assistenza ad personam di studenti della scuola secondaria di secondo grado, in quanto la Regione non vorrebbe farsi carico dei costi del servizio. Secondo il sindaco di Capergnanica Alex Severgnini “gli alunni con disabilità sono quelli più bisognosi di un'assistenza domestica a supporto delle didattiche a distanza che in queste ore le scuole sono state costrette ad attivare a causa della sospensione delle attività didattiche per l'emergenza Coronavirus. Sono convinto che le istituzioni daranno nelle prossime ore disposizioni differenti ai propri funzionari rassicurando gli enti locali sulla problematica. Volevo inoltre rassicurare i genitori di alcuni alunni residenti che il Comune si farà comunque carico del servizio, con o senza il rimborso regionale, per tutto il periodo di sospensione delle attività scolastiche”.
Il sindaco di Monte scrive alla Regione
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Monte Cremasco Giuseppe Lupo Stanghellini, il quale ha inviato una lettera a Regione Lombardia, in riferimento al “imborso servizio Sap effettuato presso istituti di scuola secondaria di secondo grado”. Nello specifico, viene evidenziato di aver appreso che non verrà riconosciuto alcun rimborso per il servizio Sap effettuato a favore di coloro che frequentano gli istituti di scuola secondaria di secondo grado. “Confesso -scrive -che tale notizia, in tempi così difficili per tutti, mi ha non poco sorpreso, tanto più che vengono annunciati ormai come per imminenti numerosi interventi a sostegno delle famiglie, quali, ad esempio, voucher per le baby sitter o congedi parentali; converranno che le famiglie che usufruiscono del servizio in discussione meritano, se non un occhio di riguardo, per lo meno una paritetica e oggettiva politica di sostegno e mi pare che quanto preannunziato dal loro funzionario non sia in questa direzione”. Si dichiara, a nome di tutta l’amministrazione, “risoluto nel voler assicurare in ogni caso il servizio” auspicando l’intervento chiarificatore e rassicurante della Regione.
